UE - alluvioni, aiuti a Romania, Bulgaria e Italia
Il Parlamento europeo ha approvato l'assegnazione di 66,5 milioni di euro, a valere sul Fondo di solidarietà dell'Ue (FSUE), a favore di interventi di ricostruzione in Romania, Bulgaria e Italia a seguito delle alluvioni del 2014.
Fondo di solidarietà dell'Ue
Istituito nel 2002, il FSUE sostiene le Regioni europee colpite da grandi calamità naturali tra cui inondazioni, incendi forestali, terremoti, tempeste e siccità. Attraverso il Fondo è possibile mobilitare fino a 500 milioni di euro l'anno per integrare le spese pubbliche messe a disposizione dagli Stati membri per gli interventi di emergenza. Finora stati erogati oltre 3,7 miliardi di euro a favore di 24 Paesi europei.
Per accedere al Fondo, gli Stati membri colpiti da gravi catastrofi devono presentare, entro al massimo dodici settimane dalla data in cui si sono verificati i primi danni, una domanda d’intervento alla Commissione europea. Lo Stato deve stimare i danni diretti totali provocati dalla catastrofe naturale, il loro impatto e il costo degli interventi programmati, indicando ogni altra eventuale fonte di finanziamento insieme all'attuazione della legislazione europea in materia di prevenzione e gestione dei rischi di calamità.
Una volta approvata la concessione degli aiuti, lo Stato membro deve utilizzare i fondi ricevuti entro 18 mesi a decorrere dalla data di erogazione. A sei mesi dalla scadenza del periodo di 18 mesi, il Paese beneficiario deve presentare alla Commissione una relazione di esecuzione del FSUE. Le risorse inutilizzate devono essere rimborsate alla Commissione.
Romania, Bulgaria e Italia
Con il via libera del Parlamento europeo e del Consiglio alla proposta della Commissione Ue, Romania, Bulgaria e Italia riceveranno complessivamente 66,5 milioni di euro per fronteggiare i danni provocati dalle alluvioni, tra aprile e novembre 2014, alle infrastrutture pubbliche e private, alle abitazioni private, alle imprese, all'agricoltura, all'ambiente e al patrimonio culturale.
All’Italia spetteranno più di 56 milioni di euro, destinati a riparare i danni in Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. Bulgaria e Romania, invece, riceveranno rispettivamente 2 milioni di euro e 8,5 milioni di euro.
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