UE: ok 17,7 miliardi di aiuti italiani per i sistemi di stoccaggio dell’energia
La Commissione europea ha approvato un regime di aiuti italiano da 17,7 miliardi di euro a sostegno della costruzione e della gestione di un sistema di stoccaggio centralizzato dell'energia elettrica, che faciliterà l'integrazione delle fonti energetiche rinnovabili nel sistema elettrico italiano. Perno dell’operazione saranno le aste di Terna.
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La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, infatti, non coincide sempre con i periodi di domanda di energia elettrica. In tale contesto, i sistemi di stoccaggio dell'energia elettrica consentono di immagazzinare l'energia elettrica prodotta in eccesso nei periodi di sovrapproduzione e di utilizzarla nei periodi di scarsità, limitando in tal modo la riduzione dell'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e la necessità di produrre energia elettrica supplementare in centrali elettriche programmabili ma inquinanti (ad esempio, in impianti alimentati a combustibili fossili).
Stoccaggio energie rinnovabili: lo schema di supporto italiano da 17,7 miliardi
Come spiegano dal ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE), con questa misura “saranno promossi nuovi investimenti in stoccaggi elettrochimici e pompaggi idroelettrici, per un’energia accumulabile di almeno 70 GWh e un valore complessivo di oltre 17 miliardi di euro nell’arco dei prossimi dieci anni.
La nuova capacità di stoccaggio elettrico sarà acquisita attraverso specifiche aste svolte da Terna e potrà essere utilizzata per accumulare l’energia nei periodi di maggiore produzione rinnovabile per cederla in quelli di maggior consumo.
In questo modo si assicura la piena integrazione nel mercato della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in particolare fotovoltaico ed eolico, garantendo la contestuale sicurezza del sistema elettrico”.
Il regime sarà aperto a tutte le tecnologie che soddisfano i requisiti di prestazione stabiliti dal gestore del sistema di trasmissione italiano. Attualmente si tratta dello stoccaggio elettrochimico basato sugli ioni di litio e degli impianti di stoccaggio tramite pompa idraulica. L'elenco delle tecnologie di stoccaggio sarà rivisto, però, ogni due anni per tenere conto degli sviluppi tecnologici.
Punto cruciale dell’operazione è anche la creazione di una nuova "piattaforma di scambio time-shifting", grazie alla quale le capacità di stoccaggio saranno condivise e offerte ai terzi sotto forma di prodotti time-shifting standardizzati. “I beneficiari della misura - spiegano da Bruxelles - saranno tenuti a mettere a disposizione gli impianti di stoccaggio su tale piattaforma. Il gestore del sistema di trasmissione assegnerà quindi gli impianti di stoccaggio fisici per dare esecuzione ai contratti di time-shifting standard, ottimizzando l'utilizzo degli impianti di stoccaggio disponibili. La piattaforma permetterà ai produttori che utilizzano fonti energetiche rinnovabili di utilizzare gli impianti di stoccaggio che beneficiano della misura per trasferire direttamente la loro produzione di energia elettrica dai periodi di sovrapproduzione a quelli di scarsità”.
Soddisfatto il Ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto, che spiega come “quello adottato dall’Italia sia un approccio innovativo, che potrà rappresentare un sicuro modello di riferimento anche a livello internazionale”.
Foto di Markus Distelrath da Pixabay