CdM: credito di imposta per cultura e turismo e fondi per Tax credit cinema

Cdm - Fonte: GovernoIl Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo. Tra i principali provvedimenti, l'introduzione di crediti di imposta per favorire il mecenatismo culturale (ArtBonus) e per il turismo e il rafforzamento del tax credit per il cinema.

ArtBonus

Il credito d'imposta spetterà, nella misura del 65% nel 2014 e nel 2015 e del 50% nel 2016, per le erogazioni liberali a favore di interventi di:

  • manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici,
  • sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura pubblici,
  • realizzazione di nuove strutture,
  • restauro e potenziamento delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri pubblici.

All'incentivo, ripartito in tre quote annuali di pari importo, sono ammessi;

  • persone fisiche ed enti senza scopo di lucro nei limiti del 15% del reddito imponibile,
  • soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui (in questo caso il credito d’imposta è utilizzabile anche in compensazione e non rileva ai fini delle imposte sui redditi e sull’Irap).

Tax Credit Cinema

Il Consiglio dei Ministri ha anche deciso di elevare, da 5 a 10 milioni di euro, il tetto massimo del credito d’imposta per le imprese di produzione esecutiva e le industrie tecniche che realizzano in Italia, utilizzando mano d'opera italiana, film o parti di film stranieri.

Le risorse stanziate per le agevolazioni fiscali destinate al cinema e agli audiovisivi passano da 110 a 115 milioni di euro.

Turismo

Per favorire l'ammodernamento e la digitalizzazione del settore turistico, il Consiglio dei Ministri ha anche previsto l'istituzione di un credito di imposta pari al 30% delle spese sostenute tra il 2014 e il 2018 per:

  • la ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento delle strutture ricettive;
  • l’acquisto di siti e portali web, inclusa l’ottimizzazione per i sistemi di comunicazione mobile;
  • l’acquisto di programmi informatici integrabili all’interno di siti web e dei social media per automatizzare il processo di prenotazione e vendita diretta on-line di servizi e pernottamenti;
  • l’acquisto di servizi di comunicazione e marketing per generare visibilità su social media e comunità virtuali;
  • l’acquisto di App per la promozione delle strutture, dei servizi e del territorio e la relativa commercializzazione;
  • l’acquisto di spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi;
  • le spese per la progettazione, la realizzazione e la promozione digitale di proposte di offerta innovativa in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità;
  • l’acquisto di servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente per tutte tali attività.

A sostegno del comparto turistico è anche prevista la semplificazione delle procedure amministrative per l'apertura di nuove attività ricettive.

Infine, per promuovere l'immagine dell'Italia come destinazione turistica, favorendo il contenimento della spesa pubblica, è stata prevista la trasformazione di ENIT da ente pubblico a ente pubblico economico e la liquidazione della società Promuovi Italia S.p.A.

Piano strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”

Un piano strategico, da approvare entro il 31 dicembre di ogni anno, definirà i beni e i siti di eccezionale interesse da restaurare o valorizzare. Inoltre, il fondo per promuovere l'occupazione giovanile in ambito culturale sarà rifinanziato con 1,5 milioni di euro sia nel 2015 che nel 2016.

Il CdM ha inoltre previsto che il direttore generale per il Grande Progetto Pompei (GPP) possa avvalersi dei poteri commissariali per velocizzare le procedure esecutive degli investimenti, mentre per la Reggia di Caserta è previsto un progetto di riassegnazione degli spazi dell’intero complesso, da eseguire entro il 31 dicembre 2014.

Fondazioni lirico-sinfoniche

Nel 2014 è incrementata di 50 milioni di euro la dotazione del fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti trentennali alle fondazioni lirico-sinfoniche.

Inoltre, entro il 31 dicembre 2014 tali fondazioni dovranno conformare i propri statuti a quanto previsto dal decreto-legge Valore Cultura e quelle che si doteranno di forme organizzative speciali potranno ricevere, a partire dal 2015, contributi a valere sul Fondo unico per lo spettacolo (FUS).

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