Violenza donne - i finanziamenti del Piano d’azione straordinario

Violenza donne - foto di marco monettiIl Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha presentato il Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, dotato di un budget di 30 milioni di euro per il periodo 2013-2015.

Con il Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere il Governo si impegna ad implementare la cosiddetta Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa, già ratificata dall'Italia nel 2012.

Il Piano d’azione, previsto dalla legge n. 119-2013, intende definire un sistema di politiche pubbliche volte ad integrare le previsioni di carattere penale della normativa contro il femminicidio.

Le risorse stanziate per l’attuazione del Piano d’azione ammontano a 30 milioni di euro per il triennio 2013-2015 e sono suddivise su 4 assi:

  1. valorizzazione dei progetti territoriali;
  2. formazione degli operatori che intervengono ai diversi livelli delle azioni previste nel Piano;
  3. azioni che permettano l’emancipazione dalla vulnerabilità acuta delle donne maltrattate, tramite percorsi di inserimento lavorativo in collaborazione con la rete delle aziende territoriali, nonché per l’autonomia abitativa;
  4. sostegno agli strumenti di prevenzione culturale del fenomeno della violenza, con particolare riguardo al tema dell’educazione.

Obiettivo del Piano d’azione è sostenere le donne vittime di violenza attraverso un percorso di emancipazione e reinserimento sociale. A tal fine sono previsti tre livelli di intervento, strutturati a loro volta in assi d’intervento:

  1. preventivo: comunicazione, educazione e formazione;
  2. protettivo: valutazione del rischio, presa in carico e protezione, reinserimento socio-lavorativo e recupero maltrattanti;
  3. punitivo.

Un’apposita Cabina di regia interistituzionale avrà il compito di coordinare il Piano d’azione, con il sostegno dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno della violenza, mediante studi e ricerche, proposte di intervento, monitoraggio e valutazione sull’impatto delle politiche attivate.

Inoltre, presso il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri sarà costituita una banca dati con l’intento di superare la frammentarietà e la parzialità delle informazioni sulla violenza di genere.

Il Piano entrerà in vigore con l’adozione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Entro il 31 dicembre 2015, e successivamente con cadenza annuale, il Governo dovrà aggiornare il Parlamento sullo stato di attuazione del Piano.

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