Telefoni NFC: Intesa Sanpaolo inaugura l’era dei pagamenti contact-less
Nei prossimi anni il cellulare sarà il principale strumento di pagamento delle piccole spese. Prima di Natale, intanto, a Torino e Milano alcuni clienti Intesa Sanpaolo hanno ricevuto il pacchetto che abilita il servizio Move and Pay, dando avvio, così, alla sperimentazione del servizio relativo ai pagamenti di prossimità basati sulla tecnologia Near Field Communication - NFC. Si tratta di un progetto pilota che prevede la possibilità di pagare in modalità "tap&go", ovvero semplicemente appoggiando il telefono NFC al POS contactless abilitato al circuito MasterCard PayPass.
Nel mese di dicembre 2011, infatti, i dirigenti del gruppo bancario hanno presentato il nuovo sistema di pagamenti NFC con il telefonino, basato sulla medesima tecnologia già utilizzata da Mastercard con i POS abilitati PayPass, dove basta avvicinare la carta di credito per confermare ed effettuare il pagamento.
In altri Paesi iniziative analoghe sono state portate avanti con successo già tra il 2010 e il 2011.
Agli "sperimentatori" è stato dato uno smartphone Samsung Wave 578, con sistema operativo Bada 2.0 e tecnologia NFC integrata, una carta prepagata della linea SuperFlash e una SIM Noverca (l'operatore mobile virtuale del gruppo Intesa) anch'essa abilitata all'NFC e al cui interno vengono caricati i dati della carta di credito virtuale per effettuare i pagamenti.
Nel comunicato stampa diffuso dall’azienda si può leggere che il pacchetto SIM + smartphone Samsung Celtic Wave 578 è il metodo più semplice e veloce per poter usufruire in Italia dei micropagamenti NFC:
“È quanto basta per pagare in modalità tap&go negli esercizi convenzionati con MasterCard PayPass, avvicinando semplicemente il cellulare ai POS di nuova generazione, trasferire fondi in modalità P2P, monitorare i movimenti e visualizzare gli esercenti che accettano pagamenti con il cellulare. Sono 600 gli utenti che in questi giorni stanno ricevendo il pacchetto e che sperimenteranno questo sistema a Torino e a Milano. Sono dipendenti, clienti di Intesa Sanpaolo e rappresentanti del mondo accademico (Politecnico di Milano e Istituto Boella di Torino).”
Ai fini del successo della sperimentazione in atto e, in generale, dell'adozione su base di massa dei servizi di pagamento basati sulla tecnologia NFC in Italia, è necessario:
- diffondere i Pos abilitati alla lettura di carte contactless - a fine 2011 i dispositivi di questo tipo risultavano essere 5.000 su 1,5 milioni di Pos operativi negli esercizi commerciali del Paese;
- che i produttori di smartphone integrino questa tecnologia su più prodotti;
- che banche e operatori telefonici si mettano d'accordo per caricare i dati della carta di credito sulla SIM.
Dal canto suo Intesa Sanpaolo conta di riuscire a portare nei prossimi 12 mesi il parco di Pos contactless gestito dal gruppo da 2.500 a 10.000 unità, coinvolgendo sempre più marchi di catene commerciali e della grande distribuzione organizzata, attraverso l'abilitazione dei loro punti vendita su tutto il territorio nazionale, nonché garantendo tariffe agevolate per gli esercenti che sceglieranno l'opzione contactless per la gestione delle transazioni con la clientela.