Ricerca: DUSTBOT, un robot per la raccolta dei rifiuti
Si chiama DUSTBOT - Networked and Cooperating Robots for Urban Hygiene - ed è un progetto europeo che mira all'utilizzo di robot per la pulizia delle strade. Finanziato con quasi 2 milioni di euro nell'ambito dell'area tematica "Società dell'informazione e della comunicazione" (TIC) del Sesto programma quadro (6° PQ), DUSTBOT ha coinvolto nove partner provenienti da cinque paesi, tra cui l’Italia, con l’obiettivo di garantire ai cittadini europei spazi urbani senza rifiuti.
Il progetto è stato sviluppato presso il laboratorio CRIM della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, sotto la guida del professor Paolo Dario. Due i tipi di robot - alti 1,5 metri e pesanti 70 kg - utilizzati per la raccolta di sporcizia e rifiuti in ambienti parzialmente non strutturati, come piazze, strade e parchi:
- DustClean, robot provvisti di strumenti per la pulizia, sensori multipli e un naso elettronico per controllare gli inquinanti atmosferici, che forniscono informazioni sulla qualità dell'ambiente;
- DustCart, robot rivolti ai cittadini, dotati di un carrello per il trasporto e lo smaltimento di sacchi della spazzatura.
Entrambe le tipologie di robot riescono a trasportare 80 litri o 30 kg di rifiuti, alla velocità di un metro al secondo (la batteria ha un’autonomia di 16 km), sono dotati anche di uno scanner laser e di ultrasuoni che gli permettono di evitare gli ostacoli, agevolando gli spostamenti in strade e vicoli stretti dove i normali veicoli per la raccolta dei rifiuti non riescono a passare.
Secondo il professor Dario, questi robot potrebbero porre fine agli orari fissi per la raccolta dei rifiuti migliorando i sistemi di raccolta nelle zone urbane densamente popolate, dove la circolazione dei grandi camion della spazzatura risulta difficoltosa.
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