Collegato ambientale – ok Senato a misure per green economy
Fra le novità, credito d'imposta per la bonifica dell'amianto, un fondo per il rischio idrogeologico e risorse per la mobilità sostenibile
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Dopo il via libera da parte del Senato, il cosiddetto Collegato ambientale - Ddl 1676 contenente disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali, collegato alla Legge di stabilità 2014 – passa nuovamente all'esame della Camera.
Il testo licenziato da Palazzo Madama contiene una serie di novità in materia ambientale, dal credito d'imposta per interventi di bonifica dell'amianto a misure per il fine vita del fotovoltaico, passando per l'istituzione di un fondo per il rischio idrogeologico e risorse per la mobilità sostenibile.
Bonifica amianto
Il Collegato ambientale introduce incentivi per i titolari di reddito d’impresa che nel 2016 daranno luogo a bonifiche di amianto su beni e strutture produttive. L'incentivo si configura come credito d'imposta pari al 50% delle spese sostenute su investimenti non inferiori a 20mila euro.
Il credito d'imposta è attribuito nel limite di spesa complessivo di 5,667 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019. L’importo del credito sarà ripartito in tre quote di pari importo da recuperare in sede di dichiarazione dei redditi. Il credito non concorre alla determinazione del reddito né dell’imponibile Irap.
Viene inoltre istituito un apposito fondo per promuovere la realizzazione di interventi di bonifica di edifici pubblici, con una dotazione finanziaria di 5,536 milioni di euro per l'anno 2015 e di 6,018 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017.
35 milioni per ciclabili, car pooling e mobilità sostenibile
Limitare traffico e inquinamento. Obiettivo che il Governo intende centrare mettendo a disposizione 35 milioni di euro per i Comuni con più di 100mila abitanti. Risorse che andranno a finanziare iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di piedibus, car pooling, car sharing, bike pooling e bike sharing, ma anche la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta.
Verranno inoltre finanziati laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, programmi di educazione e sicurezza stradale, iniziative per la riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici. Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca adotterà inoltre delle linee guida rivolte alle scuole che sceglieranno di istituire il “Mobility manager”, una figura che coordinerà gli spostamenti del personale e degli alunni, favorendo la collaborazione con strutture comunali e altre scuole, l’intermodalità, l’uso della bicicletta e il noleggio di veicoli elettrici.
Il testo approvato in Senato prevede inoltre lo stanziamento di 5 milioni di euro l'anno a favore della Regione Emilia-Romagna per il completamento del corridoio europeo Eurovelo 7 (la pista ciclabile lunga 7409 chilometri che unisce Capo Nord a Malta) e per la riqualificazione ad uso ciclopedonale del tracciato ferroviario dismesso Verona-Bologna.
Rischio idrogeologico
Il Collegato ambientale istituisce un fondo da 10 milioni di euro per il 2016 per contrastare il rischio idrogeologico. Risorse che serviranno per anticipare ai Comuni i fondi necessari per la demolizione degli immobili abusivi, con priorità per quelli realizzati nelle aree a rischio idrogeologico.
Un altro fondo, da disciplinare con un decreto ministeriale, sarà inoltre destinato alla progettazione e realizzazione di opere di risanamento idrogeologico.
GPP e appalti verdi
Semplificare gli acquisti verdi da parte delle Pubblica amministrazione (GPP, Green Public Procurement): le aziende in possesso di certificazione ambientale EMAS o Uni En Iso 14001 godranno di una riduzione della garanzie necessarie per accedere agli appalti per la fornitura di beni e servizi ecologici.
Le Amministrazioni dovranno inoltre indicare le specifiche tecniche nei documenti di gara per l’acquisto di lampade a scarica ad alta intensità, alimentatori elettronici, moduli a LED per illuminazione pubblica, attrezzature elettriche ed elettroniche d'ufficio (quali computer e stampanti), servizi energetici per gli edifici (illuminazione e riscaldamento).
Misure a favore dell'economia circolare
Il Governo intende agevolare gli accordi tra enti pubblici, aziende, associazioni per utilizzare, nella produzione, materiali di scarto e post-consumo. Inoltre, le aziende in grado di fare innovazione, utilizzando nella produzione materiali provenienti dalla raccolta differenziata e dal disassemblaggio di prodotti scartati, potranno avere incentivi e credito d’imposta.
Fine vita fotovoltaico e rifiuti
Il Collegato ambientale prevede che i sistemi di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) adottino, per i pannelli fotovoltaici immessi sul mercato successivamente alla data di entrata in vigore della disposizione, un sistema di garanzia finanziaria e un sistema di geolocalizzazione delle medesime tipologie di quelle richieste dal gestore dei servizi energetici (GSE) nel disciplinare tecnico adottato nel mese di dicembre del 2012 per il recupero e il riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita.
Quanto alle misure per la gestione dei rifiuti, il testo prevede penalizzazioni per il conferimento in discarica e incentivi alla raccolta differenziata.
Oil Free Zone, Green Community e Made Green in Italy
Istituire un'area territoriale che, entro un determinato arco temporale, preveda la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie prodotte da fonti rinnovabili. E' quanto possono fare i Comuni, anche in associazione, realizzando la Oil Free Zone.
Il Collegato ambientale istituisce inoltre la “Strategia delle Green Community”, comunità rurali e montane che si votano alla sostenibilità attraverso la gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale, anche tramite lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell’anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno, la gestione integrata e certificata delle risorse idriche, la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, lo sviluppo di un turismo sostenibile capace di valorizzare le produzioni locali, la costruzione e gestione sostenibile, l'efficienza energetica e l0integrazione intelligente degli impianti e delle reti, lo sviluppo sostenibile delle attività produttive, l'integrazione dei servizi di mobilità.
Infine, il testo istituisce un nuovo marchio volontario “Made Green in Italy” per indicare e comunicare l’impronta ambientale dei prodotti. Chi compra potrà privilegiare il “chilometro zero” certificato e le produzioni agricole e industriali sostenibili.