PON Imprese - tutte le agevolazioni per il Mezzogiorno
Dai Contratti di Sviluppo agli investimenti nelle aree di crisi, fino ai progetti di R&S, ecco le agevolazioni finanziate dal PON Imprese e Competitività 2014-2020.
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Il Ministero dello Sviluppo economico fa il punto sullo stato di attuazione del PON Imprese e Competitività 2014-2020, il Programma operativo nazionale dedicato al sostegno degli investimenti nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna).
Al 30 giugno 2017 il Programma ha assunto impegni programmatici pari al 79% della dotazione complessiva, che ammonta ad oltre 2,3 miliardi di euro, tra risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e cofinanziamento nazionale.
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Una panoramica sul PON Imprese
Approvato dalla Commissione europea nel giugno 2015, il PON IC è gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), tramite la Direzione generale per gli incentivi alle imprese in qualità di Autorità di Gestione e due Organismi intermedi: la Divisione VIII della Direzione Generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l'efficienza energetica, il nucleare e la Divisione I della Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali.
Questa scelta riflette le priorità individuate dal Programma e riconoscibili nei diversi Assi:
- Asse I – Innovazione, che mira a promuovere gli investimenti in ricerca, sviluppo, trasferimento di tecnologie, innovazione sociale, ecoinnovazione, ecc;
- Asse II – Banda ultralarga, che prevede interventi di infrastrutturazione passiva sulla banda ultralarga (≥100 Mbps) eventualmente integrati da interventi pilota di infrastrutturazione attiva (componenti elettroniche per l’accensione materiale della fibra) rivolti esclusivamente ad aree di rilevanza industriale/ad alta densità di imprese a crescente fallimento di mercato;
- Asse III – Competitività delle PMI, che intende promuovere processi di riposizionamento competitivo del sistema produttivo meridionale, con particolare attenzione alle aree di crisi e ai settori in transizione;
- Asse IV – Efficienza energetica, che punta a rilanciare la competitività delle otto Regioni target mediante la produzione di energia da fonti rinnovabili, lo sviluppo di sistemi di distribuzione intelligenti e l’integrazione di generazione distribuita da FER nel sistema elettrico.
A questi si aggiunge un quinto Asse, dedicato all'Assistenza tecnica e quindi a migliorare la capacità strategica e attuativa degli organismi coinvolti nella gestione del Programma.
Al conseguimento di questo obiettivi sono dedicati 2,3 miliardi di euro, di cui:
- Asse I: 79,12 milioni di euro;
- Asse II: 233,5 milioni di euro;
- Asse III: 766,86 milioni di euro;
- Asse IV: 510,45 milioni di euro;
- Asse V: 86,6 milioni di euro.
A che punto è il PON IC
L'attuazione del Programma è entrata nel vivo nel corso del 2016, con l'adozione di impegni giuridicamente vincolanti per circa 77,3 milioni di euro, di cui circa 50,8 milioni di euro per l'Asse Innovazione, 25,1 milioni di euro per la Competitività delle PMI e 1,4 milioni per le attività di Assistenza Tecnica dell’Asse V.
Al 30 giugno 2017 gli impegni programmatici ha raggiunto il 79% della dotazione complessiva, anche se, in base ai dati messi a disposizione dalla Commissione europea, le risorse effettivamente allocate su progetti selezionati si fermano al 26,6% del totale.
Con riferimento all'Asse I, le risorse del PON hanno permesso di incrementare la dotazione del bando FCS Horizon 2020 da 180 milioni con ulteriori 140 milioni di euro, mentre lo stanziamento del bando Grandi progetti R&S Agenda digitale e Industria sostenibile è stato portato da 200 a 350 milioni di euro.
Inoltre, 80 milioni sono stati destinati agli Accordi per l'innovazione, 58 milioni hanno permesso di finanziare 13 Contratti di Sviluppo e 1,2 milioni di euro sono stati impegnati per un progetto nel Cratere Sismico Aquilano.
Per quanto riguarda gli interventi di infrastrutturazione passiva per la banda ultralarga, le risorse messe a disposizione dal PON IC ammontano a 233,5 milioni di euro e le intese tra il Ministero, le Regioni Calabria e Puglia e il soggetto attuatore Infratel sono in fase piuttosto avanzata.
Nel quadro dell'Asse III:
- 80 milioni di euro sono stati destinati agli interventi per le aree di crisi di cui alla legge 181/1989, con una riserva di 30 milioni di euro per l'area di Taranto,
- 163 milioni sono stati impegnati per il credito d'imposta per gli investimenti innovativi nel Mezzogiorno,
- 200 milioni di euro sono stati destinati alla riserva PON IC nell'ambito del Fondo di garanzia per le PMI,
- 45,5 milioni sono andati a progetti finanziati dal regime di aiuto Smart&Start,
- 50 milioni di euro sono stati assegnati al Piano Export Sud II,
- 32,5 milioni di euro sono stati destinati ad alimentare la dotazione finanziaria dei voucher per la digitalizzazione,
- 23,5 milioni hanno permesso di finanziare due nuovi progetti riferiti allo strumento dei Contratti di Sviluppo.
A valere sull'Asse Efficienza energetica, 100 milioni di euro sono stati destinati al finanziamento dei Contratti di sviluppo per la tutela ambientale, con sportello sempre aperto dal 26 aprile scorso, mentre 80 milioni sono stati impegnati per il bando relativo alle reti di distribuzione elettriche e 120 milioni alla manifestazione di interesse per la rete di trasmissione elettrica in alta e altissima tensione.
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Infine, contributi per 1,9 milioni e 7,8 milioni sono stati assegnati, rispettivamente, al progetto Smart Tech Campania e alla stazione elettrica Benevento III per il completamento degli investimenti avviati con le risorse del POI Energia 2007-2013.