Legge Bilancio - Sport Bonus anche nel 2019
La legge di Bilancio 2019 potenzia lo Sport Bonus aprendo l'agevolazione anche alle persone fisiche ed elevando l'intensità dell'incentivo al 65% delle erogazioni effettuate per sostenere la ristrutturazione di impianti sportivi pubblici.
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Sport Bonus anche per persone fisiche ed enti non commerciali, oltre che per le imprese. E' quanto previsto dal disegno di legge di Bilancio 2019 per incentivare le donazioni a sostegno della ristrutturazione degli impianti sportivi pubblici. L'Ufficio per lo Sport, intanto, pubblica l'elenco dei beneficiari dello Sport Bonus 2018.
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Come cambia lo Sport Bonus
La manovra 2018 aveva previsto un credito di imposta a favore delle imprese e delle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di imprese non residenti che effettuassero, nel corso dell'anno, erogazioni liberali finalizzate alla realizzazione di interventi di restauro e risanamento conservativo, nonché di ristrutturazione edilizia di impianti sportivi pubblici, anche in regime di concessione amministrativa. L'agevolazione era concessa nella misura del 50% delle erogazioni liberali in denaro fino a 40mila euro, nel limite del tre per mille dei ricavi annui.
La legge di Bilancio 2019 conferma l'agevolazione anche per le erogazioni liberali in denaro effettuate nel corso dell’anno solare 2019 per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture, introducendo alcune novità.
Il credito d’imposta spettante è infatti riconosciuto sia alle persone fisiche e agli enti non commerciali, nel limite del 20 per cento del reddito imponibile, che ai soggetti titolari di reddito d’impresa, nel limite del 10 per mille dei ricavi annui. Inoltre, l'intensità dell'agevolazione sale dal 50 al 65 per cento delle erogazioni effettuate, anche nel caso in cui le stesse siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari degli impianti medesimi.
Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo e, per i soggetti titolari di reddito d'impresa, è utilizzabile tramite compensazione. L'incentivo non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell'IRAP e non è cumulabile con agevolazioni fiscali previste da altre disposizioni di legge a fronte delle stesse erogazioni.
La nuova procedura
Le disposizioni attuative della misura saranno approvate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Bilancio.
Il ddl, tuttavia, stabilisce già che i soggetti beneficiari delle erogazioni liberali sono tenuti a comunicare immediatamente all’Ufficio per lo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei ministri l’ammontare delle somme ricevute e la loro destinazione, provvedendo contestualmente a darne adeguata pubblicità attraverso l’utilizzo di mezzi informatici.
Entro il 30 giugno di ogni anno successivo a quello dell’erogazione e fino all’ultimazione dei lavori di manutenzione, restauro o realizzazione di nuove strutture, inoltre, i soggetti beneficiari delle erogazioni devono comunicare all’Ufficio per lo Sport lo stato di avanzamento dei lavori, anche mediante una rendicontazione delle modalità di utilizzo delle somme erogate.
I beneficiari dello Sport Bonus 2018
Intanto, nella giornata del 7 novembre, l'Ufficio per lo Sport ha pubblicato l’elenco dei soggetti che possono effettuare erogazioni liberali in denaro per interventi di restauro o ristrutturazione degli impianti sportivi pubblici ed usufruire così dello Sport Bonus 2018.
Le imprese hanno dieci giorni di tempo dalla pubblicazione, quindi fino al 17 novembre, per effettuare le erogazioni liberali tramite bonifico bancario, bollettino postale, carte di debito, carte di credito e prepagate, assegni bancari e circolari. Entro il 27 novembre, invece, gli enti beneficiari delle erogazioni liberali dovranno dare comunicazione all’Ufficio per lo Sport dell’avvenuto versamento in denaro.
La procedura si concluderà il 17 dicembre 2018 con la pubblicazione da parte dell’Ufficio per lo Sport dell’elenco definitivo delle imprese a cui è riconosciuto il credito di imposta, che potrà essere fruito in compensazione tramite F24, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando il codice tributo “6892”.
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