Cooperazione territoriale – guida ai programmi Interreg per sinergie con PSR
Un documento della Rete Rurale Nazionale fornisce una panoramica dei Programmi di cooperazione territoriale europea di interesse per l'Italia con l'obiettivo di promuovere la partecipazione degli attori coinvolti nella gestione dei PSR ai progetti di Interreg.
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Favorire la conoscenza dei Programmi Interreg finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per il periodo 2014-2020 per verificare le potenziali integrazioni tra gli strumenti di cooperazione europea e con i Paesi terzi e la cooperazione promossa in ambito Leader nei Programmi di sviluppo rurale (PSR). E' l'obiettivo del repertorio pubblicato dalla Rete Rurale Nazionale, una vera e propria guida, per mezzo di schede organizzate per tipologia di cooperazione, ai programmi di finanziamento UE.
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Interreg
La cooperazione territoriale europea, conosciuta con il nome di Interreg, è uno dei due obiettivi prioritari della Politica di coesione dell’Unione europea a valere sul FESR che, assieme all’obiettivo “Investimenti per la crescita e l’occupazione”, contribuisce all’attuazione della Strategia Europa 2020.
Il periodo di programmazione 2014-2020 è il quinto per Interreg (Interreg V) e interviene in aree frontaliere, dislocate lungo i confini interni ed esterni dell’Unione o transnazionali, che riguardano vaste porzioni del territorio europeo e in alcuni casi coincidono con il territorio delle Strategie macroregionali europee.
Le componenti dei programmi di cooperazione territoriale possono essere articolate su tre livelli:
- Cooperazione transfrontaliera (Interreg VA),
- Cooperazione transnazionale (Interreg VB),
- Cooperazione interregionale (Interreg VC).
Programmi di cooperazione territoriale
Il repertorio realizzato dalla Rete Rurale Nazionale illustra gli elementi salienti dei Programmi di cooperazione finanziati dall’Unione europea di interesse per l’Italia per il periodo di programmazione 2014‐2020.
Per il settennato in corso l’Italia ha infatti a disposizione un totale di un miliardo e 136,8 milioni di euro per la partecipazione a 15 programmi di cooperazione transfrontaliera e transnazionale così articolati:
- otto programmi di cooperazione transfrontaliera: Francia-Italia Alcotra, Grecia-Italia, Italia-Austria, Italia-Croazia, Italia-Francia, Italia-Malta, Italia-Slovenia, Italia-Svizzera;
- tre programmi di cooperazione transfrontaliera esterna cofinanziati da FESR e IPA (Italia-Albania-Montenegro) e da FESR e ENI (ENI Italia-Tunisia e ENI CBC MED);
- quattro programmi di cooperazione transnazionale: Adriatico-Ionico, Central Europe, MED, Spazio Alpino.
A questi si aggiungono quattro Programmi di cooperazione interregionale che coinvolgono tutti gli Stati membri dell’Unione europea: ESPON, INTERREG Europe, URBACT III e INTERACT, ai quali sono stati destinati complessivamente 500 milioni di euro.
Per ciascun Programma il repertorio della Rete Rurale Nazionale indica obiettivi, azioni ammissibili, tipologia di beneficiari, esempi di interventi, risorse disponibili e modalità di accesso ai fondi. Soltanto INTERACT non è stato inserito nel documento, in quanto è rivolto agli organi di gestione dei Programmi di cooperazione territoriale.
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Strategie macroregionali
L'Italia partecipa anche a due strategie macroregionali, uno strumento di attuazione della cooperazione territoriale tra paesi e regioni dell’UE e paesi terzi che si basa sulla regola dei tre no:
- No new funding, quindi non sono previste risorse aggiuntive, ma solo l'integrazione dei fondi già disponibili;
- No new legislation, in quanto obiettivi e strategie sono definiti da un “Piano di Azione” che deriva dalla consultazione di governi nazionali, Commissione europea e stakeholder;
- No new institutions, perchè la strategia viene attuata attraverso il coinvolgimento degli attori locali.
Nel repertorio sono contenute le schede relative alle due strategie macroregionali che interessano l’Italia, quella per la regione adriatica e ionica (EUSAIR) e quella per la regione alpina (EUSALP).
EUSAIR comprende quatto paesi UE – Croazia, Grecia, Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Sicilia, Umbria, Veneto) e Slovenia – e quattro paesi candidati – Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia.
Nell'ambito della Strategia sono finanziabili le azioni relative a quattro Pilastri:
- I Pilastro - Crescita Blu per la promozione della crescita economica sostenibile e l’occupazione e delle opportunità nei settori della Blu Economy;
- II Pilastro – Connettere la Regione;
- III Pilastro – Qualità Ambientale;
- IV Pilastro – Turismo sostenibile.
EUSAIR non dispone di risorse dedicate, in quanto ha l’obiettivo di utilizzare in modo mirato ed efficiente fondi già esistenti e promuovere progetti da finanziare con i POR e i PON e con i Programmi Interreg. Questo approccio consente di ottimizzare i fondi disponibili, massimizzarne l’impatto sul territorio e creare valore aggiunto sull’intera area macro-regionale.
Lo stesso discorso vale per EUSALP, che finanzia azioni con riferimento a tre Pilastri:
- I Pilastro – Favorire la crescita sostenibile e promuovere l’innovazione nelle Alpi: dalla teoria alla pratica, dai centri di ricerca alle imprese;
- II Pilastro – Connettività per tutti: alla ricerca di uno sviluppo territoriale equilibrato attraverso modelli di mobilità ecocompatibili, sistemi di trasporti, servizi di comunicazione ed infrastrutture;
- III Pilastro - Garantire la sostenibilità nella Regione Alpina: conservazione del patrimonio alpino e promozione ad un uso sostenibile delle risorse naturali e culturali.
La Strategia per la macroregione alpina comprende cinque paesi UE – Austria, Francia, Germania, Italia (Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano) e Slovenia - e due paesi non UE, cioè Liechtenstein e Svizzera.
> I programmi di cooperazione territoriale europea – INTERREG per il periodo di programmazione 2014-2020
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