OCM Ortofrutta – Italia primo beneficiario dei fondi UE
Sulla base dei dati della DG Agri della Commissione UE, il Ministero delle Politiche agricole ha fatto il punto sulla distribuzione degli aiuti al settore ortofrutticolo negli anni 2017 e 2018. Performance positiva per l'Italia, prima per entità dei finanziamenti ricevuti.
> OCM Ortofrutta – istruzioni per aiuti a Organizzazioni produttori
Nell’ambito della PAC l'Organizzazione Comune di Mercato (OCM) prevede due tipologie di sostegno al settore ortofrutticolo: da una parte gli aiuti a favore dei Programmi operativi delle Organizzazioni dei produttori riconosciute, dall'altra quelli per i Piani di riconoscimento dei Gruppi di produttori prericonosciuti.
Nel 2017, la spesa complessiva dell’Unione europea per l'OCM Ortofrutta è stata di 877,9 milioni di euro, di cui 234,2 milioni a favore dell’Italia, che ha assorbito da sola il 26,7% del totale.
L'Italia si è quindi piazzata al 1° posto tra i Paesi beneficiari, seguita da Spagna (25,9%) e Francia (12,5%). Posizione confermata nel 2018 con aiuti per 249,3 milioni, su 865,2 milioni di euro spesi complessivamente dall’UE. Anche in questo caso al secondo e al terzo posto si collocavano Spagna e Francia, rispettivamente, con 237,4 e 110,9 milioni di euro.
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Programmi operativi delle OP
Andando al dettaglio delle due misure, per quanto riguarda i Programmi operativi delle Organizzazioni dei produttori ortofrutticoli riconosciute (OP) nell’esercizio 2017 la spesa complessiva è stata di 822 milioni di euro. L'Italia si conferma prima con 233,2 milioni, il 28,4% del totale, seguita da Spagna (27,6%) e Francia (13,4%).
Ai fondi UE si sono aggiunti 1,34 milioni di aiuto finanziario nazionale (AFN), come previsto dall’articolo 35 del Regolamento UE n. 1308/2013 per le Regioni dove il livello di aggregazione dei produttori nel settore ortofrutticolo è inferiore al 20%. Nella categoria rientravano nel 2017 le Regioni Valle d’Aosta, Liguria e Sardegna, ma solo da quest'ultima sono arrivate richieste di aiuto.
Complessivamente le Organizzazioni di produttori che nel 2017 hanno costituito il fondo di esercizio e realizzato il Programma operativo sono state 296, su un totale di 310 OP riconosciute, di cui 13 hanno usufruito anche dell’AFN supplementare ai fondi UE.
Nel 2018 l’Italia risultava nuovamente al primo posto con 249,1 milioni su una spesa complessiva dell’UE per i Programmi operativi di 830,9 milioni di euro (30% del totale). A seguire Spagna (28,3%) e Francia (13,2%).
291 su 304 le OP che hanno costituito il fondo di esercizio e presentato il Programma operativo, di cui 12, tutte operanti nella Regione Sardegna, hanno ricevuto anche l'aiuto nazionale per complessivi 1,6 milioni di euro.
Piani operativi dei GP
L'Italia non ha beneficiato, invece, degli aiuti per i Piani di riconoscimento dei Gruppi di produttori prericonosciuti (GP), che riguardano esclusivamente gli Stati membri che hanno aderito all’UE dopo il 2004 e sostengono questa forma aggregativa nella fase transitoria finalizzata alla trasformazione in Organizzazioni di produttori.
Nell’esercizio 2017 la spesa complessiva dell'Unione è stata pari a 16,3 milioni di euro, di cui 12 milioni per i GP riconosciuti in Polonia, che ha assorbito il 73,6% dei fondi, piazzandosi al 1° posto tra i Paesi beneficiari, seguita dalla Bulgaria (14,1 %).
L'anno successivo la spesa si è ridotta a 4,8 milioni di euro, di cui 2,8 milioni, il 58,3%, a favore della Polonia.
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