Cosa prevede la Manovra 2020 per cultura, spettacolo ed editoria
Più risorse per il Fondo cinema e il Fondo spettacolo e contributi alle scuole per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani e periodici. Sono alcuni degli interventi previsti dalla Manovra 2020 per sostenere la cultura in Italia.
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Interventi per il personale del MIBACT
E’ previsto lo stanziamento di risorse per le indennità del personale non dirigenziale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT), oltre all'allocazione di una quota dei proventi derivanti dalla vendita dei biglietti alla remunerazione del lavoro straordinario dei dipendenti del ministero.
In particolare, dal 2020 è autorizzata la spesa di 22,5 milioni di euro annui da destinare al personale non dirigenziale del MIBACT per indennità aventi carattere di certezza, continuità e stabilità.
Inoltre, sempre a decorrere dal 2020, una quota dei proventi - prodotti nell'anno precedente a quello di riferimento - derivanti dalla vendita dei biglietti di ingresso ai luoghi e agli istituti di cultura di appartenenza statale è versata al bilancio dello Stato entro il 31 luglio per essere destinata alla remunerazione delle prestazioni per il lavoro straordinario del personale del MIBACT.
Viene introdotto così un ulteriore vincolo di destinazione, oltre a quelli già previsti a legislazione vigente, delle risorse derivanti dalla vendita dei biglietti. E’ comunque fissato un tetto massimo alla quota dei proventi destinata a tale scopo, pari a 10 milioni di euro annui.
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Fondo per cinema e audiovisivo
Viene aumentata per l’anno 2020 la dotazione del Fondo per lo sviluppo degli investimenti del cinema e dell'audiovisivo, istituito dalla legge n. 220-2016.
Si prevede che una quota delle risorse già assegnate con delibera CIPE n. 31-2018 al Piano operativo "Cultura e turismo" di competenza del MIBACT, pari a 75 milioni di euro per il 2020, vada ad incrementare la dotazione del Fondo.
Fondo per lo spettacolo
Anche le risorse destinate al Fondo unico per lo spettacolo (FUS), di cui alla legge n. 163-1985, sono incrementate. In particolare, l'aumento del FUS è di 10 milioni di euro a valere su una quota delle risorse previste dall'articolo 2, comma 1, del dl n. 59-2019.
Quest’ultima disposizione aveva autorizzato la spesa di 15.410.145 euro, per l'anno 2019, per assicurare lo svolgimento dei servizi generali di supporto alle attività del Ministero per i beni e le attività culturali (ora Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) e delle sue strutture periferiche.
Bonus cultura per i 18enni
Torna anche il bonus cultura per i 18enni, per il quale il Governo ha stanziato 160 milioni di euro per l'anno 2020. La misura è rivolta a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, e, dove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, che compiono 18 anni di età nel 2020.
Ai giovani verrà assegnata una carta elettronica, utilizzabile per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell'editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali |nonche' per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro o di lingua straniera.
Contributi alle scuole per abbonamenti a quotidiani e periodici
Dal 2020 alle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado che acquistano uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale, è attribuito – previa istanza diretta al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri – un contributo fino al 90% della spesa.
Il bando per l’assegnazione dei contributi è emanato annualmente, con decreto del capo del medesimo Dipartimento per l’informazione e l’editoria.
Ulteriori contributi sono destinati alle scuole secondarie statali e paritarie che adottano programmi per la promozione della lettura critica e per l’educazione ai contenuti informativi.
Alle scuole secondarie di primo grado statali e paritarie che adottano, nell’ambito del piano triennale per l’offerta formativa (PTOF), programmi per la promozione della lettura critica e per l’educazione ai contenuti informativi, è attribuito anche – sempre previa istanza diretta al Dipartimento per l’informazione e l’editoria – un contributo fino al 90% della spesa per l’acquisto di uno o più abbonamenti a quotidiani, anche in formato digitale.
Anche in questo caso il bando per l’assegnazione dei contributi è emanato annualmente, con decreto del capo del medesimo Dipartimento per l’informazione e l’editoria.
Inoltre, gli studenti censiti nell’Anagrafe nazionale degli studenti frequentanti le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie che partecipano, nella scuola di appartenenza, a programmi per la promozione della lettura critica e per l’educazione ai contenuti informativi, possono concorrere, per il tramite della stessa scuola, all’assegnazione di un contributo per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani e periodici, anche in formato digitale.
Il contributo è concesso attraverso una piattaforma di erogazione voucher in forma virtuale associata alla Carta dello studente “Io studio”. In via sperimentale, per il primo anno scolastico di applicazione, i contributi sono destinati solo agli studenti che frequentano la prima classe della scuola secondaria di secondo grado.
Contributi a imprese radiofoniche, quotidiani e periodici
La Manovra differisce di 12 mesi i termini riguardanti l’abolizione, o la progressiva riduzione fino all’abolizione, dei contributi diretti a favore di determinate categorie di imprese radiofoniche e di imprese editrici di quotidiani e periodici, fissati, nelle more di una già prevista revisione organica della normativa di settore, dalla Legge di Bilancio 2019.
Pertanto, a seguito del differimento:
- decorre dal 31 gennaio 2021 l’abolizione dei contributi alle imprese radiofoniche private che abbiano svolto attività di informazione di interesse generale;
- decorre dall’annualità di contributo 2020 la riduzione progressiva dell’importo complessivamente erogabile a ciascuna impresa, fino alla totale abolizione a decorrere dall’annualità di contributo 2023, per le seguenti categorie di imprese editrici di quotidiani e periodici:
- imprese editrici costituite come cooperative giornalistiche che editano quotidiani e periodici;
- enti senza fini di lucro, ovvero imprese editrici di quotidiani e periodici il cui capitale sia da essi interamente detenuto;
- imprese editrici di quotidiani e periodici il cui capitale sia detenuto in misura maggioritaria da cooperative, fondazioni o enti morali non aventi fini di lucro. Al riguardo si ricorda, peraltro, che il contributo a tali imprese è stato previsto limitatamente a un periodo di cinque anni dalla data di entrata in vigore della Legge n. 198-2016, con termine, dunque, con l’annualità di contributo 2021.