Nel decreto Rilancio fondi per cultura e sport, novita' per il bonus pubblicita'
Con l'approvazione da parte del Senato della legge di conversione del dl Rilancio si arricchiscono le misure a sostegno della cultura e dello spettacolo per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Oltre al Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, è previsto anche un fondo per lo spettacolo dal vivo e risorse ad hoc per il patrimonio Unesco.
> Cosa prevede il decreto Rilancio
Ecco una panoramica sui principali interventi della legge di conversione del decreto Rilancio rivolti agli operatori di tre settori fortemente colpiti dalla pandemia da coronavirus:
Voucher per il rimborso dei biglietti e fondi per sostenere la cultura
Viene esteso da 12 a 18 mesi il termine per usufruire dei voucher - previsti dal dl Cura Italia - per il rimborso di biglietti per spettacoli, cinema, teatri, musei e altri luoghi della cultura. I voucher potranno essere emessi fino al 30 settembre 2020.
Si specifica che l'organizzatore dell'evento provvede al rimborso o all'emissione di un voucher di importo pari al prezzo del titolo di acquisto; l'emissione dei voucher assolve i correlativi obblighi di rimborso e non richiede alcuna forma di accettazione da parte del destinatario.
L'organizzatore di concerti di musica leggera provvede, comunque, al rimborso dei titoli di acquisto, con restituzione della somma versata agli acquirenti, alla scadenza del periodo di validità del voucher quando la prestazione dell'artista originariamente programmata sia annullata, senza rinvio ad altra data compresa nel medesimo periodo di validità del voucher. In caso di cancellazione definitiva del concerto, l'organizzatore provvede immediatamente al rimborso con restituzione della somma versata.
La legge di conversione del dl Rilancio incrementa le risorse destinate ai due Fondi, uno di parte corrente e l'altro in conto capitale, per le emergenze nei settori dello spettacolo, del cinema e audiovisivo previsti dal dl Cura Italia.
Nel dettaglio la dotazione complessiva dei due Fondi sale a 245 milioni di euro per l'anno 2020, di cui 145 milioni di euro per la parte corrente e 100 milioni di euro per gli interventi in conto capitale.
Inoltre, nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo vengono istituiti altri due strumenti:
1. il Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali, con una dotazione di 171,5 milioni di euro per l'anno 2020, destinato al sostegno delle librerie, dell'intera filiera dell'editoria (compresi le imprese e i lavoratori della filiera di produzione del libro, a partire da coloro che ricavano redditi prevalentemente dai diritti d'autore), ai musei e agli altri istituti e luoghi della cultura. Il Fondo è destinato anche compensare le perdite derivanti dall'annullamento, in seguito all'emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli, fiere, congressi e mostre.
2. il Fondo per la cultura, con una dotazione inziale di 50 milioni di euro per l'anno 2020 - cui si potranno aggiungere altri 50 milioni di euro nel 2021 - finalizzato alla promozione di investimenti e al supporto di altri interventi per la tutela, la conservazione, il restauro, la fruizione, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale.
La dotazione del fondo può essere incrementata dall’apporto finanziario di soggetti privati, che può consistere anche in operazioni di microfinanziamento, di mecenatismo diffuso, di azionariato popolare e di crowdfunding idonee a permettere un'ampia partecipazione della collettività al finanziamento della cultura. Inoltre una quota delle risorse può essere destinata al finanziamento di un fondo di garanzia per la concessione di contributi in conto interessi e di mutui per interventi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale. Il fondo sarà gestito e amministrato a titolo gratuito dall'Istituto per il credito sportivo in gestione separata.
Per incentivare la ripresa delle attività culturali, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo realizzerà una piattaforma digitale per la fruizione del patrimonio culturale e di spettacoli, per cui è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per l’anno 2020.
La legge di conversione del dl Rilancio autorizzata anche la spesa di 1 milione di euro per l’anno 2020 per sostenere gli investimenti volti alla riqualificazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO).
Inoltre, il titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2023 sarà conferito in via straordinaria alle città di Bergamo e di Brescia, al fine di promuovere il rilancio socio-economico e culturale dell’area sovraprovinciale maggiormente colpita dall’emergenza epidemiologica da COVID- 19.
A tal fine, le città di Bergamo e di Brescia presenteranno al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, entro il 31 gennaio 2022, un progetto unitario di iniziative finalizzato a incrementare la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale.
Tax credit cinema, credito d'imposta per affitti e bonus 600 euro
Prevista l'assegnazione di stanziamenti anche in deroga alle percentuali previste per i crediti d’imposta derivanti dal tax credit cinema, pur nel limite delle risorse individuate dalla legge di disciplina del cinema e dell’audiovisivo. Vale lo stesso anche per le risorse destinate ai contributi automatici e selettivi.
Per i teatri, i cinema, le associazioni e le fondazioni culturali con un fatturato fino a 5 milioni di euro è previsto un credito d’imposta del 60% delle spese per gli affitti degli immobili in cui si svolgono le attività. Potranno usufruire di questo credito i soggetti che hanno avuto perdite non inferiori al 50%.
L'indennità mensile di 600 euro - prevista dal dl Cura Italia - è confermata per aprile e maggio ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo. L'accesso al bonus si apre anche ai lavoratori con almeno 7 contributi giornalieri versati al Fondo nel 2019, da cui deriva un reddito non superiore ai 35.000 euro.
Viene poi prorogata di 9 settimane la cassa integrazione per i lavoratori dello spettacolo, che potrà essere utilizzata in via continuativa.
La legge di conversione del dl Rilancio prevede anche l'istituzione di un fondo per il sostegno alle attività dello spettacolo dal vivo, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2020, destinato alle imprese e agli enti di produzione e distribuzione di spettacoli di musica, compresi gli enti organizzati in forma cooperativa o associativa, costituiti formalmente entro il 28 febbraio 2020 e che non siano già finanziati a valere sul Fondo unico per lo spettacolo.
L'obiettivo è sostenere le attività di spettacolo dal vivo messe in scena a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto fino al 31 dicembre 2020, anche al fine di sopperire ai mancati incassi della vendita di biglietti e alle spese organizzative aggiuntive derivanti dalla restrizione della capienza degli spazi, nonché dall’attuazione delle prescrizioni e delle misure di tutela della salute imposte dall’emergenza.
Editoria, bonus pubblicità e nuovi crediti d'imposta
Per contrastare la crisi degli investimenti pubblicitari, il regime straordinario di accesso al bonus pubblicità, previsto dal dl Cura Italia, viene confermato dal dl Rilancio, con una serie di novità per il 2020:
- aumento dal 30% al 50% dell'importo massimo dell'investimento ammesso al credito d'imposta;
- innalzamento del tetto di spesa per l'anno 2020 fino a 60 milioni di euro.
Il beneficio è concesso nel limite di 40 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online, e nel limite di 20 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
Inoltre, per il commercio di quotidiani e di periodici e dei relativi supporti integrativi, nel 2020 l'IVA si potrà applicare, in deroga al regime vigente, in relazione al numero delle copie consegnate o spedite, diminuito a titolo di forfetizzazione della resa del 95%, invece dell'80% previsto in via ordinaria.
Il dl Rilancio introduce anche:
- un credito d'imposta per l'acquisto della carta utilizzata per la stampa di libri e giornali allo scopo di sostenere il settore editoriale, pesantemente colpito dalla crisi economica causata dall'emergenza sanitaria;
- un bonus una tantum alle edicole;
- un credito d'imposta per i servizi digitali.
Nel dettaglio, alle imprese editrici di libri e alle imprese editrici di quotidiani e periodici iscritte al registro degli operatori di comunicazione verrà riconosciuto un credito d'imposta pari all'8% della spesa sostenuta nell'anno 2019 per l'acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite e dei libri, entro il limite di spesa di 24 milioni di euro per l'anno 2020.
Alle persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste, non titolari di redditi da lavoro dipendente o pensione, invece, è riconosciuto un contributo una tantum fino a 500 euro, entro il limite di 7 milioni di euro per l'anno 2020, che costituisce tetto di spesa.
Alle imprese editrici di quotidiani e di periodici iscritte al registro degli operatori di comunicazione, che occupano almeno un dipendente a tempo indeterminato, è riconosciuto un credito d'imposta pari al 30% della spesa effettiva sostenuta nell'anno 2019 per l'acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale, e per information technology di gestione della connettività. Il credito d'imposta è riconosciuto entro il limite di 8 milioni di euro per l'anno 2020, che costituisce tetto di spesa.
Fondo salva sport e bonus 600 euro per i lavoratori sportivi
Per far fronte alla crisi economica dei soggetti operanti nel settore sportivo, il dl Rilancio prevede che una quota pari allo 0,5% del totale della raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere venga destinata sino al 31 dicembre 2021 alla costituzione del Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale. Il finanziamento del Fondo è determinato nel limite massimo di 40 milioni di euro per l'anno 2020, e 50 milioni di euro per il 2021.
Inoltre, la legge di conversione del decreto Rilancio proroga per i mesi di aprile e maggio 2020 il bonus di 600 euro – previsto dal dl Cura Italia – per i lavoratori sportivi.
> Cosa prevede il decreto liquidità
Slide a cura del Mibact