Manovra 2021: quanto soldi andranno ai territori terremotati?
Nella legge di Bilancio 2021 trovano posto anche i fondi per la ricostruzione dei comuni terremotati. Si tratta di 1,7 miliardi per il sisma del 2016 e di 2,7 miliardi per il terremoto de L’Aquila. Alcune novità emergono poi dopo il voto in Parlamento.
Cosa prevede la Legge di bilancio 2021
Il voto sulla legge di Bilancio 2021 conferma gli importi degli stanziamenti per i territori colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016 e che erano circolati già a fine ottobre. Dalla manovra arrivano molte risposte sul fronte sisma, scrive su Facebook la deputata abruzzese del PD, Stefania Pezzopane, che illustra anche alcune delle altre novità approvate durante il passaggio parlamentare.
I fondi per il sisma in Centro Italia del 2016
Per quanto riguarda la ricostruzione nei territori colpiti dal “sisma Centro Italia” nel 2016, la nuova legge di Bilancio stanzia oltre 1,7 miliardi fino al 2029.
Un po' di in più di quanto aveva prospettato a fine ottobre lo stesso Commissario straordinario al sisma, Giovanni Legnini, nel commentare i fondi che il governo stava stanziando per i comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal terremoto di quattro anni fa.
In quella occasione Legnini aveva avuto modo di parlare anche del Recovery plan su cui a fine settembre aveva ricevuto mandato dal premier di “predisporre delle ipotesi per l'utilizzo delle risorse" del Recovery fund, dato che le priorità indicate da Bruxelles per l’impiego dei fondi europei non avrebbero incontrato eccessive difficoltà ad essere applicate anche alla ricostruzione delle aree terremotate.
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I fondi per il terremoto de L’Aquila
Oltre ai fondi per il sisma del 2016, nella finanziaria vengono stanziati anche i fondi per il terremoto de L’Aquila. In questo caso si tratta di ben 2 miliardi e 750 milioni di euro fino al 2035, con cui assicurare la ricostruzione della città dopo il terremoto del 2009.
Le anticipazioni sulle risorse destinate alla ricostruzione delle aree colpite dal sisma che ha distrutto L’Aquila erano arrivate già il 23 ottobre sempre dalla deputata abruzzese che, in quell’occasione, aveva specificato come i fondi si sarebbero andati “a sommare al miliardo avanzato dello stanziamento da parte del governo Renzi che copriva il periodo 2015-2020”, per un totale pertanto di oltre 3 miliardi di euro.
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Le altre misure per le aree terremotate previste dalla legge di Bilancio 2021
Oltre ai 4,4 miliardi per la ricostruzione delle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, nella nuova legge di Bilancio arrivano anche altre misure - di minore entità - inserite durante il passaggio a Montecitorio. Si tratta di:
- 160 milioni per il contratto istituzionale di programma;
- 20 milioni per il triennio per progetti di ricerca e sviluppo con università e centri di ricerca delle regioni;
- 10 milioni per il Comune dell’Aquila e 1 milione per i comuni del cratere 2009 per le minori entrate e le maggiori spese, e 500mila euro per fuori cratere.
A queste misure si aggiungono la proroga del pagamento dei mutui privati, nonchè i 40 milioni derivanti dai risparmi della Camera e confluiti nel Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate. Più nello specifico i 40 milioni saranno trasferiti alla contabilità speciale intestata al Commissario straordinario per il sisma del 2016 e verranno usati per la ricostruzione pubblica. Nessuno euro andrà, dunque, alle spese di funzionamento della struttura commissariale, o sarà usato per coprire gli interventi di ricostruzione privata.