I contributi per tutela e valorizzazione dell'agroalimentare nel ddl Made in Italy
Nuovi fondi per il sostegno alle indicazioni geografiche, la valorizzazione della biodiversità e i Distretti del prodotto tipico italiano, insieme a una modifica dei mutui ISMEA per ammettere ai finanziamenti agevolati le imprese agricole che intendono acquisire altre aziende operanti nello stesso settore. Sono alcune delle novità del disegno di legge Made in Italy, che oggi approda in Aula alla Camera.
Tutto quel che c'è da sapere sulla nuova Legge Made in Italy
“Un provvedimento che punta ad esaltare le produzioni d'eccellenza e le radici culturali della nostra nazione, quali fattori da preservare e tramandare per sostenere la crescita dell'economia nazionale", aveva dichiarato il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, al termine del CdM del 31 maggio scorso che ha approvato il ddl per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy. Testo che, dopo il voto dell'Aula di Montecitorio atteso per mercoledì, passerà al Senato per l'ok definitivo.
Finanziamenti per indicazioni geografiche e prodotti agroalimentari di qualità
La prima novità è l'istituzione, presso il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF), di un Fondo per la protezione nel mondo delle indicazioni geografiche italiane (II.GG) agricole, alimentari, del vino e delle bevande spiritose, registrate ai sensi dei regolamenti UE n. 1151/2012, n. 1308/2013 e n. 2019/787, e dei prodotti italiani, con una dotazione di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
Il Fondo sarà diretto al finanziamento di:
- azioni di registrazione in Paesi terzi, come indicazioni geografiche oppure di marchi privatistici, nei casi di assenza di legislazione analoga a tutela delle “II.GG.”, e previa valutazione tecnica effettuata dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste;
- azioni connesse alle opposizioni avverso la registrazione, in Paesi terzi, di marchi o di altri titoli di proprietà intellettuale, in contrasto con la protezione prevista da accordi internazionali, dei quali l’Italia è membro o dei quali l’Unione europea è parte contraente;
- azioni dirette alla presentazione di domande di assegnazione alle II.GG. di domini internet ed ogni azione avverso eventuali assegnazioni come nomi a dominio di II.GG. in favore di soggetti diversi dai consorzi di tutela riconosciuti in base alla normativa vigente o dalle autorità italiane;
- azioni finalizzate ad aumentare la capacità di riconoscimento delle II.GG. italiane, includendo i nomi a dominio e le piattaforme in internet;
- azioni di comunicazione e promozione delle II.GG., di sistemi giuridici di Paesi terzi che limitano la piena protezione legale delle denominazioni italiane nei Paesi terzi interessati;
- azioni volte a migliorare e a favorire la conoscenza delle II.GG. italiane, come elementi del patrimonio culturale ed enogastronomico nazionale.
Per le ultime tre azioni può essere previsto il coinvolgimento dell’ICE, l'Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e in generale le risorse del Fondo potranno finanziare le Camere di commercio all’estero per le attività di supporto alle azioni giudiziarie e stragiudiziarie intraprese a tutela dei propri prodotti, da imprese con sede legale ed operativa in Italia.
I provvedimenti attuativi del Fondo, a firma del Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dovranno essere adottati entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.
Per approfondire: Un Fondo sovrano Made in Italy per le filiere strategiche nazionali
Incentivi per tutela della biodiversità e del paesaggio rurale
Un ulteriore Fondo viene istituito presso il Masaf per sostenere i Comuni che adottano iniziative volte a ripristinare, manutenere e valorizzare le infrastrutture di interesse storico e paesaggistico percorse dagli animali negli spostamenti per la transumanza, la monticazione, l'alpeggio e altre pratiche tradizionali locali, così da favorire anche il miglioramento delle razze animali allevate in Italia.
In questo caso la dotazione è pari a un milione di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, da assegnare in base ai criteri che verranno stabiliti con uno o più decreti del MASAF, da adottare entro 150 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze e il Ministro della Salute, previa intesa in sede di Conferenza unificata.
Contributi a fondo perduto ai Distretti del prodotto tipico italiano
La legge prevede poi, sempre presso il Ministero dell’Agricoltura, un Fondo per i distretti del prodotto tipico italiano, cioè l’insieme dei sistemi produttivi locali caratterizzati dalla sinergia di soggetti che si aggregano per la produzione di uno specifico prodotto agricolo o agroalimentare a valenza fortemente territoriale, al fine della sua valorizzazione e promozione nei mercati nazionali e internazional.
La dotazione ammonta a 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 ed è finalizzata alla concessione di contributi a fondo perduto, pari a 20.000 euro per ciascun distretto, per finanziare lo studio di fattibilità contenente gli elementi di valutazione da presentare a supporto della proposta di riconoscimento da parte del Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Per favorire la creazione di distretti del prodotto tipico italiano sono previste anche agevolazioni in forma di contributi in conto capitale per investimenti e progetti di ricerca, cofinanziati dalla Regione di appartenenza per una quota pari al 30%, come specificato con decreto del Masaf, di concerto con MEF e MIMIT, sentita la Conferenza unificata.
Per approfondire: I contributi per la filiera legno-arredo nel ddl Made in Italy
Finanziamenti agevolati ISMEA per le imprese agricole
Insieme ai Fondi per la concessione di contributi, la legge introduce nuove disposizioni in materia di mutui a tasso agevolato concessi da ISMEA alle imprese agricole e finalizzati all’acquisizione, da parte di queste ultime, di imprese operanti nel medesimo settore. Nel dettaglio l'operatività di ISMEA viene estesa alla concessione di mutui a tasso agevolato in favore di imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che attuano iniziative finalizzate all’acquisizione di una o più imprese operanti nel medesimo settore di produzione primaria o di prima trasformazione.
Un decreto del Ministro dell’Agricoltura, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano da adottarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, definirà i criteri e le modalità per la concessione dei finanziamenti, nonché l’importo e la durata massima dei prestiti.
Le altre misure per l'agrifood
Oltre a prevedere una certificazione di qualità della ristorazione italiana all’estero e ad istituire un Registro delle associazioni nazionali delle città di identità che si caratterizzano per le produzioni agricole di pregio, il ddl istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell’Agricoltura, un Fondo da 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 finalizzato a promuovere il consumo all’estero di prodotti nazionali di qualità, nonchè la formazione del personale, anche attraverso scambi culturali, per la corretta preparazione dei piatti e l'utilizzo dei prodotti.
Un apposito decreto del MASAF, da adottarsi di concerto con i Ministri degli Affari esteri e dell’Economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, definirà i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse.