Agricoltura in Legge di bilancio 2025: novità su Credito d'imposta investimenti e fondi per ricerca

Ricerca agricoltura - Photo credit: Foto di RAEng_Publications da Pixabay Se le scorse leggi di bilancio presentavano un folto numero di agevolazioni a sostegno dell'agricoltura, la manovra 2025 si presenta, almeno prima del passaggio parlamentare, piuttosto scarna sul fronte degli incentivi alle imprese agricole. Una norma sul tax credit investimenti Mezzogiorno, nuovi fondi per la ricerca sulle tecniche di editing genomico e il rifinanziamento della Carta dedicata a te sono alcune delle misure facenti capo al Masaf previste dalla legge di bilancio 2025.

Le novità della Legge di Bilancio 2025

La manovra 2025 interviene infatti con chiarimenti sulla registrazione del credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno effettuati dalle imprese agricole e lo stanziamento di nuove risorse per la ricerca in agricoltura e zootecnia, per il Fondo Indigenti e per la Carta dedicata a te. A completare il pacchetto agricoltura della legge di bilancio 2025, la possibilità di rideterminazione del valore di terreni e partecipazioni.

Tax credit investimenti nel Mezzogiorno

Il primo intervento riguarda il credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno istituito dalla legge di Stabilità 2016, che incentiva gli investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni del Sud effettuati dalle imprese dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2023. Proprio in questi giorni l'Agenzia delle Entrate, con il provvedimento n. 387400/2024 ha approvato il modello per la richiesta dell'incentivo da parte delle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e nel settore della pesca e dell’acquacoltura, relativamente agl iinvestimenti effettuati nel 2023, fissando i termini per l'invio della comunicazione dal 17 ottobre al 18 novembre 2024.

Per approfondire: Tax credit Investimenti Mezzogiorno, via alle domande per imprese agricoltura e pesca

Sulla materia la legge di Bilancio interviene stabilendo che, per attuare correttamente le procedure dell'UE in materia di agevolazioni fiscali, il Ministero dell'Agricoltura e della Sicurezza alimentare (Masaf) è autorizzato “ad adempiere agli obblighi di registrazione previsti per gli aiuti ad hoc che prevedono aiuti individuali non subordinati all'emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione previsti dall’articolo 10, comma 6, del decreto del Ministro dello sviluppo economico 31 maggio 2017, n. 115” in relazione al tax credit per gli investimenti nel Mezzogiorno per gli anni dal 2018 al 2022.

Successivamente a tale registrazione, l’Agenzia delle Entrate provvede agli adempimenti di registrazione nel Registro Razionale Aiuti e, laddove emerga che il credito di imposta è stato usufruito nei limiti e alle condizioni previste dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico, si esclude l’adozione di ogni atto di recupero.

Fondi per la ricerca in agricoltura e zootecnia

La manovra stanzia 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027 a favore del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) per le attività di ricerca finalizzate alle sperimentazioni mediante tecniche di editing genomico mediante mutagenesi sito-diretta o di cisgenesi a fini sperimentali e scientifici.

Ulteriori 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027 sono invece destinati alla prosecuzione del Progetto Livestock Environment Opendata (LEO) per la realizzazione del coordinamento informatico dei dati relativi al patrimonio zootecnico nazionale che garantisca l'operatività della Banca dati unica zootecnica (BDUZ).

Infine, la legge di Bilancio modifica l’articolo 1, comma 426, della manovra 2023, relativo al Fondo a sostegno delle attività di ricerca finalizzate al contenimento della diffusione dell'organismo nocivo “Phoma tracheiphila”, noto come “mal secco degli agrumi”. In particolare, una parte dei 9 milioni di euro (3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025) destinati dalla legge di bilancio 2023 a contrastare la diffusione del mal secco degli agrumi, soprattutto con riferimento alle cultivar IGP, potrà andare anche a supportare la ricerca per promuovere la competitività dell'agricoltura italiana attraverso lo sviluppo di tecnologie digitali per la meccatronica in agricoltura e il modeling dei sistemi agroalimentari

Per approfondire: Manovra 2023: incentivi per innovazione in agricoltura e sovranità alimentare

Aiuti per gli indigenti e Carta Dedicata a Te

Tra le misure a titolarità Masaf oggetto della manovra 2025 anche il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, la cui dotazione viene incrementata con 50 milioni annui aggiuntivi a decorrere dal 2025, e la Carta “Dedicata a Te”, per l'acquisto di beni alimentari di prima necessità da parte dei soggetti in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 15.000 euro, il cui budget viene incrementato di 500 milioni di euro per il 2025.

Rideterminazione del valore di terreni e partecipazioni

La manovra interviene poi sugli articoli 5 e 7 della legge n. 448 del 2001, introducendo a regime la possibilità di rideterminare il costo d’acquisto delle partecipazioni, negoziate e non negoziate, e dei terreni.

In particolare, le aliquote delle imposte sostitutive sono pari al:

  • 16% per le partecipazioni, sia qualificate ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera c), del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR) di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, sia non qualificate;
  • 16% per i terreni edificabili e con destinazione agricola.

Il termine per gli adempimenti è fissato al 30 novembre di ciascun anno.

La facoltà di rideterminazione del valore delle partecipazioni non si applica alle partecipazioni detenute da società ed enti commerciali non residenti nel territorio dello Stato, privi di stabile organizzazione, che hanno i requisiti per fruire della c.d. “participation exemption” di cui all’articolo 68, comma 2-bis, del TUIR.

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