Consiglio europeo: ricerca e innovazione driver della crescita
Europa 2020, Unione dell'Innovazione, Spazio europeo della ricerca e Orizzonte 2020, ma anche interventi per la semplificazione, l'accesso al credito e il sostegno alle PMI. Sono gli strumenti messi in campo dall'Europa per rilanciare crescita e competitività nel vecchio continente, su cui i capi di Stato e di governo, nell'ultimo Consiglio, hanno confermato di voler scommettere.
Europa 2020 è la strategia dell'Unione per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Al suo interno trova posto, insieme ad altre iniziative faro, l'Unione dell'innovazione, un'azione diretta non solo a promuovere le attività di ricerca e sviluppo nell'Ue, ma a migliorare la capacità di trasformare le idee in prodotti e servizi innovativi che soddisfano la domanda del mercato.
L'iniziativa prevede 34 impegni, di cui 30 in via di attuazione. Tra questi, la presentazione da parte della Commissione europea delle sei proposte legislative relative a:
- Horizon 2020,
- nuova politica di coesione,
- riforma della legislazione sugli appalti pubblici,
- nuovo regime per il capitale di rischio,
- pacchetto per la normalizzazione,
- tutela brevettuale unitaria.
Il tutto supportato dagli sforzi per il completamento dello Spazio europeo della ricerca (SER), che l'Ue intende raggiungere entro il 2014. La Commissione presenterà entro la fine di quest'anno un quadro per realizzare lo Spazio europeo e già si anticipa che una delle iniziative consisterà nel coinvolgimento dei principali attori della ricerca - compresi quelli che la finanziano – tramite la sottoscrizione di un impegno formale a realizzare le principali misure del SER Framework. Questi "patti", conterranno una chiara tabella di marcia, sulla base di obiettivi comuni, con scadenze e risultati realistici.
Altro aspetto da sottolineare, l'aumento degli investimenti con l'avvio, nella prossima programmazione, di Orizzonte 2020. Con una dotazione proposta pari a 80 miliardi di euro, Horizon andrà a riunire tutti gli attuali strumenti di finanziamento comunitari per la ricerca e l'innovazione e a fornire supporto dallo sviluppo dell'idea all'immissione di un prodotto o servizio sul mercato. Tra le priorità, figureranno i progetti che affrontano sfide sociali quali il cambiamento climatico e la salute, mentre particolare attenzione sarà dedicata a garantire adeguati finanziamenti alle PMI.
Già nell'ambito del Settimo Programma Quadro di ricerca (7° PQ) da 55 miliardi di euro, si stima che 17mila piccole e medie imprese beneficeranno di circa 7 miliardi.
Per sbloccare la commercializzazione dei risultati della ricerca, l'Esecutivo Ue ha poi effettuato uno studio e convocato un gruppo di esperti in merito alla valorizzazione dei diritti di proprietà intellettuale attraverso metodi di vendita, licenze e altro, e la loro trasformazione in beni e servizi.
Infine, la Commissione ha creato, insieme alla Banca europea per gli investimenti, uno strumento di prestito dedicato alle imprese ad alta intensità di innovazione che incontrano spesso difficoltà ad ottenere finanziamenti per il livello elevato di incertezza che ne caratterizza le attività. Il fondo, attivo dal 2007 e denominato Risk-Sharing Finance Facility (RSFF), ha già concesso a 75 aziende prestiti per oltre 7 miliardi di euro.
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