Legge stabilità 2015: deduzione IRAP, credito d'imposta ricerca e sviluppo, ecobonus
Deduzione del costo del lavoro da imponibile IRAP, credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, ecobonus, stabilizzazione del bonus di 80 euro, TFR in busta paga. Sono alcuni dei temi su cui interviene il testo del disegno di legge di stabilità 2015.
Deduzione Irap
L'articolo seguente, il numero 5, entra nel merito della deduzione del costo del lavoro da imponibile IRAP. La norma prevede la deduzione integrale, agli effetti IRAP, del costo complessivo sostenuto per il lavoro dipendente a tempo indeterminato, eccedente l’ammontare delle deduzioni riferibili al costo del lavoro costo e ammesse in deduzione. In sostanza, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, se la sommatoria delle deduzioni sopra richiamate - analitiche o forfetarie - vigenti è inferiore al costo del lavoro, spetta un’ulteriore deduzione fino a concorrenza dell’intero importo dell’onere sostenuto.
PMI e lavoratori autonomi
Una sezione del ddl è dedicata ai lavoratori autonomi, per cui la legge di stabilità prevede un regime forfetario di determinazione del reddito da assoggettare a un’unica imposta in sostituzione di quelle dovute, prevedendo, allo stesso tempo, un regime contributivo opzionale per le imprese che prevede la soppressione del versamento dei contributi sul minimale di reddito.
Il nuovo assetto determinerebbe la soppressione dei regimi “di favore” vigenti (regime fiscale di vantaggio, disciplina delle nuove iniziative produttive, regime contabile agevolato) caratterizzati, si legge, da incoerenze e sovrapposizioni normative, ferma restando la salvaguardia delle attività già intraprese applicando i regimi previgenti. Si tratta di una revisione delle regole di tassazione dei redditi delle piccole imprese e, in parte, dei lavoratori autonomi, nell’ottica della semplificazione e della razionalizzazione, cercando di limitare complessità e incertezze applicative.
Credito d'imposta
La legge di stabilità prevede anche novità per il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo: il testo stabilisce un sistema di bonus aggiuntivi per gli investimenti su personale ed attrezzature di laboratorio abbinati a un intervento di defiscalizzazione per i redditi derivanti dall'uso di brevetti e marchi.
Il Governo ha sostanzialmente previsto un credito d'imposta che sarà applicato dal 2015 al 2019 per tutte le categorie di imprese che effettueranno investimenti in attività di ricerca e sviluppo, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico, nonché dal regime contabile adottato.
Il bonus è pari al 25% delle spese incrementali rispetto alla media degli stessi investimenti realizzati nei tre esercizi anteriori al 2015 e potrà essere erogato fino ad un importo massimo annuale di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario, sempre che siano sostenute spese per R&S pari ad almeno 30mila euro in ciascuno dei periodi di imposta di riferimento. L'asticella sale al 50% per le spese relative al personale altamente qualificato e all'attivazione di contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca ed organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative.
Patent Box
A marchi e brevetti, il testo dedica una sezione apposita, il cosiddetto Patent Box: la norma introduce un regime di tassazione agevolata su base opzionale dei redditi derivanti dall’utilizzazione di alcune tipologie di beni immateriali, sul modello di altri Stati europei e in coerenza con standard internazionali condivisi.
L'obiettivo finale consiste nel “premiare” le imprese che svolgono attività idonee ad accrescere il valore di un bene immateriale nel nostro paese.
Ecobonus
Infine, fra le norme contenute nel testo, figura una sezione dedicata agli ecobonus, riguardante gli interventi di riqualificazione energetica e di recupero del patrimonio edilizio. Il ddl prevede in particolare l’applicazione dell'aliquota del 65% anche alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2015 sia per gli interventi relativi agli edifici esistenti, sia per quelli relativi alle parti comuni condominiali.
Inoltre, si ammette l'applicazione dell'aliquota del 50% alle spese sostenute fino al 31 dicembre del prossimo anno per gli interventi di ristrutturazione edilizia, per le spese legate all'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Tali spese sono computate, ai fini della fruizione della detrazione di imposta, indipendentemente dall'importo dei costi sostenuti per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni.
Bonus 80 euro
Il disegno di legge prevede, fra i primi punti, la stabilizzazione del bonus di 80 euro. Il ddl prevede, dal periodo d’imposta 2015, l'attribuzione di un credito a regime, ai titolari di reddito di lavoro dipendente e di taluni redditi assimilati la cui imposta lorda sia di ammontare superiore alle detrazioni da lavoro loro spettanti. Tale credito fa riferimento al numero di giorni lavorati nell’anno e compete in misura pari:
- all’importo fisso di 960 euro, se il reddito complessivo non è superiore a 24mila euro;
- all’importo di 960 euro che decresce linearmente in caso di superamento del limite di 24mila euro, fino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito complessivo pari a 26mila euro.
TFR in busta paga
All'articolo 6 ci si imbatte in uno dei punti più controversi del testo, relativo al TFR in busta paga. La liquidazione anticipata, che può essere richiesta dai soggetti che abbiano un rapporto di lavoro in essere da almeno 6 mesi presso il medesimo datore di lavoro, scatta dal 1 marzo 2015 e resterà in vigore fino al 30 giugno 2018. Una volta optato per il TFR in busta ogni mese, assoggettato a tassazione ordinaria, la scelta è irrevocabile.
Sono esclusi i lavoratori pubblici, i lavoratori domestici e quelli del settore agricolo.
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Disegno di Legge di Stabilità 2015
Disegno di Legge di Stabilità 2015 - relazione illustrativa