Piano Juncker – Consiglio approva potenziamento EFSI
Ok dell'Ecofin alla proroga e al potenziamento del Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI)
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Via libera dei ministri delle Finanze degli Stati membri dell'Unione europea alla proposta della Commissione di rafforzare l'operatività del Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI), lo strumento cardine del Piano Juncker, sia in termini di durata che di capacità finanziaria. La proposta di estendere il Fondo fino al 2020 con un obiettivo di almeno 500 miliardi di euro era stata annunciata dal presidente Jean-Claude Juncker nel suo discorso sullo Stato dell'Unione, a settembre, alla luce dei risultati positivi già raggiunti e della volontà dare certezze ai promotori dei progetti.
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Finora nell'ambito del Piano Juncker sono state approvate operazioni per un finanziamento complessivo di 27,5 miliardi di euro in 27 Stati membri, che dovrebbero permettere di attivare un investimento totale di circa 154 miliardi di euro. In questo quadro rientrano 151 progetti di infrastrutture approvati dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), per un volume di finanziamento di 19,8 miliardi di euro, e 234 accordi per l'accesso al credito delle PMI accordati dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI), per un totale di 7,7 miliardi di euro.
Alla luce di questi risultati, ha commentato il vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l'occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, Jyrki Katainen, a soli due anni dalla presentazione dell'EFSI, i ministri delle Finanze hanno concordato a tempo di record di prorogare e rafforzare il Fondo per aver ancora più investimenti e di migliore qualità.
Gli Stati membri si erano infatti impegnati al vertice di Bratislava e in occasione del Consiglio europeo di ottobre a trovare un'intesa sulla posizione negoziale del Consiglio nella riunione Ecofin di martedì, tenendo conto di una valutazione indipendente presentata dalla società di revisione contabile Ernst&Young.
In aggiunta alla proroga dell'operatività dell'EFSI fino al 2020 e all'aumento del target di investimento a 500 miliardi, la posizione del Consiglio prevede l'aumento delle garanzie a valere sul bilancio Ue a 26 miliardi, dai 16 inizialmente previsti, e del contributo della BEI a 7,5 miliardi, contro i 5 miliardi attuali.
Insieme al potenziamento del Fondo, i ministri hanno adottato conclusioni anche relativamente ai colli di bottiglia che ostacolano gli investimenti nell'Ue e che dovrebbero essere affrontati nell'ambito del terzo pilastro del Piano Juncker. Oltre a fornire garanzie Ue per mobilitare gli investimenti privati (primo pilastro) e agli strumenti European Investment Advisory Hub e European Investment Project Portal, che forniscono assistenza tecnica e visibilità ai progetti (secondo pilastro), con il terzo pilastro il Piano Juncker mira infatti a intervenire sugli aspetti normativi a livello nazionale e comunitario per fare dell'Europa un ecosistema favorevole alla crescita.
I progressi sull'EFSI 2.0 saranno sul tavolo del Consiglio europeo il 15 dicembre, mentre il Parlamento europeo dovrebbe raggiungere un accordo a breve per dare avvio ai negoziati con gli Stati membri.
Photo credit: European People's Party