Piano industriale CDP 2019-2021: investimenti per 200 miliardi in tre anni
Via libera al Piano industriale 2019-2021 del gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP). Nuovo modello operativo, investimenti per oltre 200 miliardi e l'ambizione di fare di CDP un acceleratore dello sviluppo sostenibile del Paese.
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Il Consiglio di Amministrazione di Cassa depositi e prestiti Spa (CDP) ha approvato il nuovo Piano Industriale con gli obiettivi e le linee strategiche del Gruppo per il periodo 2019-2021.
CDP mobiliterà 111 miliardi di euro di risorse proprie (+23% rispetto al triennio 2016-2018) per la crescita economica e lo sviluppo sostenibile del Paese, che permetteranno di attivare ulteriori 92 miliardi di risorse aggiuntive (+47%) da investitori privati e altre istituzioni territoriali, nazionali e sovranazionali, per un totale di 203 miliardi in tre anni, il 32% in più rispetto allo scorso triennio.
Di fronte all'esigenza di recuperare oltre il 20% degli investimenti totali che sono venuti meno negli anni della crisi, CDP è chiamata ad un ruolo crescente per avviare il paese a una crescita sostenuta, ha dichiarato il ministro dell'Economia Giovanni Tria. “Non ci aspettiamo un ruolo meramente anticiclico, ma la capacità di incidere nella prospettiva di lungo periodo, oltre che nel breve, e di dare un impulso importante al rilancio dell'economia italiana”, ha concluso il ministro.
Il Piano “allinea le strategie di Cassa depositi e prestiti con i grandi trend globali e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’ONU” e “al tempo stesso conferma il profondo legame di Cassa depositi e prestiti con i suoi valori storici: il sostegno all’economia del Paese e al suo sviluppo, da un lato, e dall’altro la gestione e la tutela del risparmio che ci è stato affidato da milioni di italiani”, ha spiegato il Presidente di CDP, Massimo Tononi.
Vogliamo essere un acceleratore per lo sviluppo dei settori primari dell'economia, assistendo la filiera complessiva del ciclo di un investimento, dall'ideazione alla realizzazione, ha proseguito Tononi, prospettando uno scenario in cui non saranno i clienti a rivolgersi a CDP, ma il Gruppo stesso a sollecitarli promuovendo e facilitando gli investimenti.
Per fare questo, ha spiegato l’Amministratore Delegato di CDP, Fabrizio Palermo, "stiamo introducendo un nuovo modello operativo che punta all’ulteriore rafforzamento delle competenze di Gruppo, alla semplificazione organizzativa e operativa".
Questo modello prevede, ad esempio, il passaggio da un'offerta parcellizzata a un'offerta integrata, da finanziatore a promotore di investimenti, da gestore del Fondo rotativo per la cooperazione ad attore della cooperazione allo sviluppo.
E ancora, la previsione di un referente unico di Gruppo che permetta di entrare in relazione con tutte le opportunità offerte dalle varie società (SACE, Simest, CDP Equity, ecc), il rafforzamento degli interventi sul venture capital, la creazione di uno sportello unico per tutti i prodotti equity, debito e garanzie, la creazione di un una nuova unità dedicata ad affiancare le PA nelle attività di programmazione, progettazione, sviluppo e finanziamento delle opere, il lancio di progetti infrastrutturali in partenariato pubblico-privato con soggetti industriali, le anticipazioni agli enti locali e la facilitazione dell'accesso ai fondi UE.
Le partecipazioni strategiche, che ad oggi valgono circa 35 miliardi, non saranno la priorità del Piano 2019-2021. Qualsiasi investimento, in ogni caso, verrà valutato in una logica di sostenibilità economico-finanziaria, compresi quelli connessi al piano di privatizzazioni prospettato dal Governo, ha precisato Tononi.
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Gli obiettivi del Piano CDP 2019-2021
Quattro le linee di intervento del Gruppo:
- CDP Imprese, con risorse per 83 miliardi di euro a sostegno di innovazione, crescita ed export, anche attraverso un canale fisico rafforzato ed un canale digitale;
- CDP Infrastrutture, Pubblica Amministrazione e Territorio, con risorse per 25 miliardi di euro per il finanziamento delle infrastrutture e una nuova partnership con le PA;
- CDP Cooperazione, con risorse per 3 miliardi di euro per investimenti nei Paesi in via di sviluppo;
- Grandi Partecipazioni Strategiche, per il rafforzamento delle competenze settoriali e industriali, al fine di gestire il portafoglio di partecipazioni anche in logica industriale di lungo termine.
CDP Imprese
Il Piano Industriale prevede di mobilitare nel triennio 83 miliardi di euro di risorse per favorire l’innovazione e la crescita anche internazionale delle imprese italiane, attraverso la creazione di un’unica offerta di Gruppo e la semplificazione dei canali di accesso. L’obiettivo è di ampliare il numero di aziende sostenute, con un target di 60.000 imprese nell’arco di piano (Raggiunte sia direttamente che indirettamente, ad esempio tramite il canale bancario), con un focus crescente sulle PMI.
Il Gruppo metterà a disposizione delle imprese strumenti dedicati a:
- innovazione, con l’ampliamento delle attività di finanziamento a medio-lungo termine (in complementarietà con il sistema bancario) - anche con risorse, agevolazioni e garanzie italiane ed europee - e interventi più incisivi nel venture capital anche mediante una SGR dedicata e fondi per incubatori/acceleratori;
- crescita domestica e internazionale, con l’ampliamento di finanziamenti e garanzie dirette per investimenti; rafforzamento dell’operatività del Gruppo SACE a supporto delle esportazioni italiane (con la revisione della riassicurazione e l’introduzione di nuovi prodotti digitali e iniziative di “educazione all’export”); riassetto degli strumenti di equity e lancio di fondi di filiera in settori quali meccanica, agroalimentare, white economy;
- facilitazione dell’accesso delle PMI al credito diretto, anche tramite il coinvolgimento di altri investitori con strumenti quali basket bond regionali, e indiretto, in collaborazione con il sistema bancario e attraverso garanzie o fondi nazionali ed europei.
Sarà introdotto un nuovo modello distributivo multicanale: l’impresa avrà infatti un unico referente per accedere a tutti i prodotti del Gruppo; la rete territoriale sarà ampliata prevedendo almeno un presidio in ogni regione italiana; per supportare le piccole e medie imprese, saranno inoltre potenziati il canale digitale e la collaborazione con reti terze.
CDP Infrastrutture, PA e Territorio
Il Piano mobiliterà 25 miliardi di euro per supportare il territorio e gli Enti Locali nella realizzazione delle infrastrutture e nel miglioramento dei servizi di pubblica utilità, rafforzando la partnership con la PA e il presidio territoriale.
Con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo delle infrastrutture, sarà costituita un’unità dedicata - "CDP Infrastrutture" -, che affiancherà gli Enti Locali nella progettazione, nello sviluppo e nel finanziamento delle opere. CDP affiancherà al tradizionale ruolo di finanziatore anche quello di promotore di nuove opere strategiche, coinvolgendo soggetti industriali in operazioni di PPP. Saranno ampliati gli ambiti di intervento, con una focalizzazione su mobilità e trasporti, energia e reti, sociale e ambiente.
E’ previsto, inoltre, il rafforzamento della collaborazione con la PA per rilanciare investimenti e innovazione, anche attraverso rinegoziazioni e anticipazioni per facilitare l’accesso a fondi nazionali e europei e il pagamento dei debiti verso le imprese; l’incremento di interventi diretti sul territorio, con l’avvio di Piani Città per la riqualificazione di aree urbane, e di iniziative a supporto del turismo (fondo per la riqualificazione di strutture turistiche, in particolare al Sud) e di arte e cultura; il sostegno ai servizi di pubblica utilità, come salute (innovazione sanitaria e senior housing), casa (social housing) e istruzione (student housing e student loan).
CDP Cooperazione
3 miliardi di euro sono stati stanziati per la realizzazione di progetti nei Paesi in via di sviluppo e nei mercati emergenti. Il Piano segna anche in questo settore una discontinuità, con un approccio proattivo da parte di CDP, che da gestore di risorse pubbliche assumerà il ruolo di finanziatore, con capacità di indirizzo delle risorse tramite l’individuazione di progetti di investimento. Saranno concessi finanziamenti a Governi, oltre che ad istituzioni finanziarie multilaterali come le banche di sviluppo. CDP, inoltre, supporterà le imprese partecipando a fondi di investimento italiani o dei Paesi target anche con presenza di partner industriali italiani.
Grandi Partecipazioni Strategiche
Si prevede la riorganizzazione del portafoglio di Gruppo sulla base di una logica industriale e per settore di attività, per sostenerne i percorsi di sviluppo in una prospettiva di lungo termine. L’obiettivo da perseguire è triplice:
- favorire la creazione di competenze industriali nelle filiere strategiche del sistema produttivo;
- sostenere le opportunità di cooperazione tra le società partecipate;
- supportare la crescita delle numerose imprese che rientrano nelle catene di generazione del valore.
Solidità patrimoniale e tutela del risparmio
Il nuovo Piano Industriale individua obiettivi di crescita ambiziosi che pongono Cassa depositi e prestiti al centro dello sviluppo economico del Paese e che verranno perseguiti mantenendo sempre il presidio sull’equilibrio economico-finanziario e patrimoniale.
CDP proseguirà con l’ampliamento e la diversificazione degli strumenti di impiego e con l’affinamento delle strategie di copertura dei rischi connessi all’evoluzione dell’operatività. Inoltre, proseguirà il piano di rinnovamento e sviluppo di Buoni e Libretti postali, attraverso l’estensione della gamma dei prodotti e dei servizi digitali e con l’ampliamento delle forme di raccolta dedicate ad attività con impatto sociale ed ambientale, come ad esempio social bond e green bond.
Il nuovo modello operativo
Per la realizzazione degli obiettivi del Piano e alla luce delle nuove linee di operatività è già in corso un’evoluzione del modello operativo, per rispondere in maniera concreta alle sfide del Paese.
Il nuovo modello prevede diversi interventi. Tra questi, ha già preso avvio il rafforzamento del capitale umano, il primo asset del Gruppo, con l’attrazione e la valorizzazione dei talenti. Processo che verrà rafforzato anche con la creazione di un’Academy interna.
Verrà realizzata, inoltre, una semplificazione organizzativa e dei processi operativi e decisionali, oltre alla creazione di soluzioni che si adattino alle esigenze dei clienti: con questa finalità, infine, verrà introdotta la digitalizzazione sia nell’offerta che nell’interazione con le imprese e la Pubblica Amministrazione.
Attenzione allo sviluppo sostenibile
CDP con il nuovo Piano intende contribuire in maniera proattiva al raggiungimento degli Obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sottoscritta anche dall’Italia. L’integrazione della sostenibilità nelle scelte di CDP avverrà tramite un graduale indirizzo degli impieghi verso iniziative i cui impatti sociali e ambientali siano evidenti e misurabili.
In questa logica, saranno adottati per la prima volta nuovi criteri di valutazione degli investimenti che integrino i tradizionali parametri economico-finanziari con le dimensioni sociali e ambientali, al fine di minimizzare il rischio Environmental Social and Governance (ESG) e massimizzare gli impatti positivi sulle comunità e sul territorio. La sostenibilità, quindi, non sarà più un “effetto collaterale” positivo derivante dagli investimenti di CDP, che da oltre 160 anni producono esternalità positive per il Paese, ma un elemento fondante delle scelte strategiche di business.