Ricerca – il decreto MISE per finanziamenti al settore aerospazio
Arriva in Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero dello Sviluppo economico che definisce i nuovi criteri per accedere ai finanziamenti per i progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale a valere sulla legge n. 808 del 1985.
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Il MISE aggiorna il regime di aiuto attualmente disciplinato dal decreto del 3 luglio 2015 alla luce delle diverse condizioni del contesto economico e produttivo del settore aerospazio con l'obiettivo di favorire in modo più incisivo gli investimenti in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e nuove tecnologie, in particolare attraverso un maggiore sostegno alle PMI.
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Chi può ottenere i finanziamenti
Le agevolazioni sono destinate alle imprese che svolgono prevalentemente attività industriale nel settore aerospaziale, in particolare che nei due esercizi antecedenti la presentazione della domanda abbiano conseguito un fatturato medio determinato in almeno il 60% per le grandi imprese, o in almeno il 25% per le PMI, da attività di progettazione, costruzione, trasformazione e manutenzione di aeromobili, motori, sistemi ed equipaggiamenti aerospaziali, meccanici ed elettronici.
Ammessa la presentazione dei progetti in forma associata, mediante il ricorso al contratto di rete o ad altre forme di collaborazione effettiva e a condizione di individuare l’impresa capofila con il ruolo di referente nei confronti del Ministero per la realizzazione del progetto e di rappresentanza dei soggetti partecipanti. Le imprese associate, di cui le PMI devono essere almeno il 60%, non possono essere in numero superiore a cinque.
Le aree di ricerca
Il decreto individua sette aree tecnologiche cui possono fare riferimento i progetti di R&S, che devono inoltre essere caratterizzati da sostanziali innovazioni di prodotto, in particolare:
- a) velivoli ad ala rotante;
- b) velivoli ad ala fissa;
- c) velivoli a pilotaggio remoto anche di impiego duale;
- d) aerostrutture;
- e) componenti e sistemi di propulsione per il settore aeronautico e/o aerospaziale;
- f) tecnologie e architetture abilitanti la implementazione della propulsione ibrida-elettrica su velivoli;
- g) sistemi di comunicazione e di bordo, anche di impiego duale.
Nell’ambito dei progetti – di durata non inferiore a due e non superiore a cinque anni - sono ammissibili ai finanziamenti anche gli eventuali studi di fattibilità tecnica preliminari alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
I finanziamenti previsti
Le agevolazioni concesse per la realizzazione dei progetti consistono in finanziamenti a tasso zero, nella misura massima del 70% dei costi sostenuti per le grandi imprese e dell'85% per le PMI.
Per i progetti realizzati da più imprese in forma associata, la percentuale è aumentata del 5% per le grandi imprese e del 10% per le PMI, a condizione che nessuna impresa sostenga da sola più del 70% dei costi del progetto.
I finanziamenti sono comunque concessi ed erogati nel rispetto dei limiti delle intensità massime previste dalla disciplina comunitaria in materia di aiuti alla ricerca, sviluppo e innovazione e non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse per i medesimi costi, incluse quelle concesse sulla base del regolamento de minimis.
La restituzione avviene nella misura dell'80% dell’importo liquidato per le grandi imprese e del 70% per le PMI, in dieci quote annuali costanti con decorrenza dall’anno successivo all’ultima erogazione. L’importo del finanziamento da rimborsare può essere ridotto nella misura del 3% per ogni anno di riduzione del periodo di restituzione e, comunque, nel limite massimo del 15%.
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I criteri di valutazione
L'accesso ai fondi avverrà attraverso appositi bandi approvati con decreto del direttore generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese del MISE. I bandi definiranno criteri e modalità di presentazione dei progetti, percentuali di finanziamento dei costi e specifiche modalità di valutazione.
In linea generale tuttavia, il decreto stabilisce che ai fini dell'ammissione a finanziamento il Comitato per lo sviluppo dell’industria aeronautica valuti per ciascun progetto:
- capacità tecnica dell’impresa proponente e fattibilità tecnica del progetto;
- sostenibilità economico-finanziaria del progetto;
- qualità tecnica e innovatività del progetto;
- impatto del progetto, potenzialità di sviluppo e ricadute in altri settori;
- prossimità del progetto all’industrializzazione e commercializzazione dei risultati.
I finanziamenti sono concessi con decreto del Ministero dello Sviluppo economico, sulla base delle risorse finanziarie disponibili a valere sulla legge n. 808 del 1985.
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