Dal bonus mobilita' ai prodotti sfusi: cosa prevede il decreto Clima
Entra in vigore il decreto Clima. Fra i provvedimenti chiave del testo, il bonus mobilità e i contributi per la vendita dei prodotti sfusi e alla spina.
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E' stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 13 dicembre ed è entrato in vigore il giorno seguente il decreto Clima, considerato il primo mattone del Green New Deal.
Bonus mobilità
Le misure per favorire la mobilità sostenibile nelle aree metropolitane includono un programma sperimentale di incentivazione del trasporto pubblico sostenibile e di altri servizi integrativi da finanziare con le risorse riassegnate nel 2020 al Ministero dell’Ambiente nel limite massimo di 255 milioni di euro.
Il Senato ha esteso il bonus alla sharing mobility, vale a dire all'utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale. Il bonus è previsto in particolare per chi rottama entro il 31 dicembre 2021 auto fino alla classe euro 3 o moto (fino a euro 2 o euro 3 se a due tempi) ed è residente in Comuni interessati da procedure di infrazione UE in materia di qualità dell'aria.
Il bonus può essere utilizzato per l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale e di biciclette anche a pedalata assistita.
Il buono vale 1.500 euro in caso di rottamazione di auto e 500 euro per i motocicli.
Contributi per i prodotti sfusi e alla spina
Per ridurre la produzione di imballaggi per alimenti e detergenti, il decreto introduce un contributo agli esercenti che acquistano prodotti sfusi e alla spina, ampliando la platea dei beneficiari rispetto alla formulazione iniziale. Possono richiedere i contributi gli esercizi di vicinato, le medie strutture di vendita e gli esercizi di "grande struttura". Inoltre, il contributo si applica anche all'apertura di nuovi negozi che prevedano esclusivamente la vendita di prodotti sfusi.
Il contributo massimo è di 5.000 euro, ed è corrisposto secondo l'ordine di presentazione delle domande nel limite di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, fino a esaurimento delle risorse.
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Scuolabus e corsie preferenziali
Il decreto Clima prevede inoltre l’istituzione di un fondo da 40 milioni per i Comuni per la realizzazione o l’ammodernamento delle corsie preferenziali e di un fondo da 20 milioni per realizzare o implementare il trasporto scolastico per gli alunni delle scuole elementari e medie con mezzi ibridi, elettrici o non inferiori a euro 6.
Un programma per i sussidi ambientalmente dannosi?
Il decreto Clima prevede la predisposizione di un programma per l'eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi, con particolare riferimento al settore dell'energia.
Nell'ambito di questo programma saranno individuate le misure volte alla graduale eliminazione dei suddetti sussidi, e sarà definito inoltre l'impiego di eventuali misure compensative per i soggetti economici e i settori interessati dalla riduzione graduale degli stessi.
Risorse per la riforestazione
Il testo prevede inoltre il finanziamento di un programma sperimentale per la riforestazione delle città metropolitane, per un importo di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021.
La definizione delle modalità per la progettazione degli interventi da parte delle città metropolitane e il riparto dei fondi sono demandati ad un decreto del Ministro dell’ambiente tenendo conto, in particolare, dei criteri di selezione della valenza ambientale e sociale dei progetti, del livello di riqualificazione e di fruibilità dell'area, dei livelli di qualità dell'aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria.
È previsto inoltre che tra i criteri per l’affidamento della realizzazione delle opere di gestione del demanio fluviale e di contrasto al dissesto idrogeologico siano introdotti quelli relativi al rimboschimento delle fasce ripariali e delle aree demaniali fluviali, laddove ritenuto necessario per prevenire il rischio idrogeologico.
Ma il decreto Clima non interviene solo sulle grandi città. Previsti incentivi per interventi di messa in sicurezza, manutenzione del suolo e rimboschimento attuati dalle imprese agricole e forestali, con dotazione pari ad 1 milione di euro per il 2020 e a 2 milioni di euro per il 2021. Il fine è quello di favorire la tutela ambientale e paesaggistica e per contrastare il dissesto idrogeologico nelle aree interne e marginali del Paese.
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Il CIPE cambia nome e guarda allo sviluppo sostenibile
Per coordinare le politiche pubbliche orientate al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, dal 2021 il CIPE cambia nome e diventa Comitato interministeriale per la programmazione economica e per lo sviluppo sostenibile (CIPESS) a decorrere dal 1° gennaio 2021.
#iosonoAmbiente
Proposta l'istituzione di un fondo del ministero dell’Ambiente, denominato Programma #iosonoAmbiente, con una dotazione di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, finalizzato ad avviare campagne di informazione, formazione e sensibilizzazione sulle questioni ambientali nelle scuole di ogni ordine e grado.