Credito d’imposta ZLS: domande da dicembre
Dopo mesi di attesa, è ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per l’accesso al tax credit Zone logistiche semplificate (ZLS) previsto dal decreto Coesione (DL 60/2024). Una misura da 80 milioni di euro che mira a sostenere gli investimenti in beni strumentali effettuati da imprese che si insediano presso le ZLS situate nelle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale a norma dell’art. 107, paragrafo 3, lettera c) del TFUE.
DL Coesione, 80 milioni al Tax credit Zone Logistiche Semplificate
Anticipato da vari esponenti politici nelle scorse settimane, sulla Gazzetta ufficiale n. 226 del 26 settembre 2024 è stato infatti pubblicato il DPCM con le disposizioni applicative per l’attribuzione del tax credit ZLS previsto dall’articolo 13 del DL Coesione 60/2024.
Credito d’imposta ZLS decreto Coesione, come funziona
Il tax credit si applica esclusivamente alle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale a norma dell’art. 107, paragrafo 3, lettera c) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
In deroga al divieto generale di concessione degli aiuti di Stato, sancito dall’articolo 107, paragrafo 1, del TFUE, Bruxelles permette infatti agli Stati membri di individuare delle aree in condizioni di svantaggio economico per le quali è ammessa la concessione di aiuti di Stato. Tali aree sono comprese nella Carta degli aiuti a finalità regionale che ha validità dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2027 e specifica le intensità massime di aiuto applicabili:
- alle aree che rientrano nella deroga prevista dall'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (c.d. “zone a”, ossia NUTS2 il cui PIL pro-capite, misurato in Standard di potere d'acquisto - SPA è inferiore o pari al 75% della media UE 27), che non sono oggetto del tax credit ZLS di cui al decreto Coesione;
- alle aree che soddisfano i requisiti dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c) del Trattato e che - come spiegato dal Dipartimento per la coesione - insistono in Abruzzo e nelle Regioni del Centro Nord d’Italia.
E’ a queste ultime aree che si applica il tax credit ZLS del decreto Coesione. Territori, identificati da ultimo dalle Decisioni della Commissione europea n. C(2022) 1545 del 18 marzo 2022 e n. C(2023) 8654 del 18 dicembre 2023, cui il DL 60/2024 ha destinato, per il 2024, risorse pari a 80 milioni di euro per sostenere gli investimenti delle imprese presenti o che si insediano all’interno delle Zone logiche semplificate.
Si tratta, nello specifico, di investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZLS, nonché dell’acquisto di terreni e della realizzazione ovvero l’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva.
Il credito d’imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione presentando il modello F24, fa riferimento alle spese sostenute dall’8 maggio al 15 novembre 2024 ed è commisurato al costo complessivo dei beni, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro, mentre sono esclusi i progetti di investimento di costo inferiore a 200 mila euro.
Quanto all’intensità di aiuto, il credito d’imposta è determinato nella misura massima consentita per le grandi imprese dalla vigente Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, in relazione alle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale a norma dell’art. 107, paragrafo 3, lettera c). Per i progetti di investimento con costi ammissibili non superiori a 50 milioni di euro, i massimali sono aumentati del 10% per le medie imprese e del 20% per le piccole imprese, mentre per i grandi progetti d'investimento con costi ammissibili superiori a 50 milioni di euro, come definiti al punto 19 degli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale, le intensità massime di aiuto per le grandi imprese si applicano anche alle piccole e medie imprese.
L’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile è pari al tax credit richiesto moltiplicato per la percentuale resa nota con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, che si ottiene rapportando il limite massimo di spesa all’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti (e che in caso di richieste inferiori al limite di spesa, è pari al 100%).
Il DPCM detta anche le tempistiche per l’invio delle domande: i termini si aprono il 12 dicembre 2024 e si chiudono il 30 gennaio 2025.
Per maggiori informazioni, consulta la scheda di sintesi della misura