Bce: costo del denaro, tassi invariati all'1%
La Banca centrale europea continuerà a rifornire le banche di liquidità illimitata a tre mesi mantenendo il tasso d'interesse all'1% “fino alla fine del 2012”. Ad annunciarlo è stato il presidente Mario Draghi, a margine del dal consiglio direttivo della Bce, che si è riunito a Francoforte. Restano invariati anche il tasso sulle operazioni di rifinanziamenti marginale, all'1,75%, e sui depositi, allo 0,25%. In tema di crescita economica e inflazione dell'Eurozona, secondo le stime di Francoforte, nel 2012, il Pil dell'area euro è atteso fra -0,5% e +0,3%.
“La crescita economica dell'area euro rimane debole con un'incertezza aumentata che pesa sulla fiducia”, ha dichiarato Draghi. Che, tradotto in numeri, equivale a un taglio delle previsioni da parte della Bce: la crescita passa così dalla stime dell'1,1% di marzo scorso all'1%.
Pertanto, il presidente ha annunciato che la Bce moniterà “molto da vicino” gli sviluppi dell'attuale crisi economica, per essere “pronta ad agire”. Ma, ha anche ammesso che Francoforte non può risolvere tutti i problemi: “Paesi come l’Italia, la Spagna, l’Irlanda, il Portogallo e la stessa Grecia hanno fatto sforzi enormi e raggiunto progressi considerevoli; ora devono continuare e completare il lavoro”.
E a chi cerca di addossare la colpa all'Ue, Draghi risponde che “l’Europa ha le sue responsabilità per la crisi ma anche gli altri paesi hanno i loro problemi. Quindi non è giusto, equilibrato, dire che l’Europa è la causa principale della crisi”.