Finanziamenti europei: le nuove regole per semplificare l'accesso
Consiglio e Parlamento europeo approvano un testo per semplificare le regole di accesso ai fondi Ue. Obiettivo: ridurre la burocrazia e dare maggiori assicurazioni ai contribuenti europei. Il nuovo regolamento, che dovrebbe entrare in vigore dal 1 gennaio 2013, si applica alle diverse entrate e a tutte le aree della spesa pubblica.
Per fare un esempio di come il nuovo regolamento semplificherebbe l'accesso ai fondi Ue, i beneficiari dei finanziamenti provenienti da Bruxelles non saranno più obbligati ad aprire un nuovo conto corrente bancario per ricevere i pagamenti.
Il regime delle sovvenzioni, inoltre, si trasformerà da un sistema basato sui costi reali a uno basato sulle performance.
Con le semplificazioni introdotte si vuole dare un'impennata all'effetto leva sui fondi europei, con lo scopo di supportare la creazione di posti di lavoro e la crescita, facilitando l'utilizzo di diversi strumenti finanziari, dai prestiti alle garanzie, dalle partecipazioni agli strumenti di condivisione del rischio.
E ancora, un'altra novità riguarda la possibilità, per la Commissione Ue, di gestire i fondi per azioni esterne. Infatti, mentre finora la Commissione poteva creare fondi solo su basi ad-hoc, con le nuove regole ci sarà una base legale orizzontale, che renderà il processo più semplice. Inoltre, i fondi di questo tipo metterebbero in comunicazione le risorse europee con finanziamenti privati, attraverso partnership pubblico-privato, in particolare nei settori ricerca e innovazione.
La Commissione potrebbe poi gestire un Multi Donor Trust Fund per azioni esterne, che permetterebbe di intervenire in operazioni di emergenza, crisi post-emergenziale o azioni tematiche. Questi fondi metterebbero in comune la contribuzione proveniente dal budget europeo con fondi provenienti da altri donatori, con l'obiettivo di migliorare l'efficacia e la visibilità degli aiuti europei.
Un'ultima novità è l'introduzione di enti responsabili per il controllo dei fondi europei negli stati membri, con l'obiettivo di assicurare il corretto funzionamento dei sistemi di controllo interni.
Una volta che le regole saranno stata formalmente adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio, la palla passerà alla Commissione. Il testo diventerà applicabile probabilmente il 1 gennaio 2013, ad un anno esatto dall'avvio del piano finanziario 2014-2020.