Digital divide: risorse per banda larga e ultralarga in Sicilia
Partono i lavori per l’azzeramento del digital divide in Sicilia: un piano da circa 140 milioni di euro porterà la banda larga a quei 12 mila cittadini che ancora non dispongono neanche della connettività di base, e la banda ultra larga a oltre 30 mega a famiglie, imprese e ospedali.
L’accordo di programma per la banda larga e ultra larga e per il completamento del progetto Ran (Regional area network), sottoscritto tra Regione Sicilia e Ministero dello Sviluppo economico, porterà alla creazione di oltre seicento posti di lavoro in tre anni e attiverà un indotto che potrà finalmente avvantaggiarsi delle infrastrutture digitali.
Si lavorerà su tre diversi fronti:
- il primo riguarda il completamento del piano nazionale della banda larga, che si avvarrà di un finanziamento di 7 milioni di euro a valere su fondi Fesr e di 3 milioni a valere su fondi Mise. Questa direttrice del piano, che dovrebbe essere completata nel giro di due anni, prevede la dotazione di apparati tecnologici per oltre 400 aree comunali per un bacino di oltre 120mila cittadini, l'apertura di 240 cantieri e l'impiego di circa 40 persone tra progettisti, tecnici, operai;
- il secondo intervento s'incentra sulla banda ultralarga, con un investimento di 75 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione siciliana e il coinvolgimento di 20 Comuni. Si prevede di mettere in opera oltre 5mila chilometri di rete ottica con l'impiego di 600 persone;
- l'ultimo intervento riguarda il completamento della Regional access network (Ran) in fibra ottica evoluta, che collegherà tutte le sedi della pubblica amministrazione regionale e altri siti di rilevanza nazionale per un importo complessivo dei lavori di 51 milioni di euro.
Dopo la Campania, dove i lavori sono stati avviati il mese scorso, e la Sicilia, nei prossimi mesi toccherà a Calabria, Basilicata e Molise, e forse anche alla Puglia, mettersi in carreggiata per colmare il digital divide.