Banda ultralarga - Open Fiber, 2mila cantieri nel 2019
Mentre il via libera alla legge di conversione del decreto Semplificazioni introduce una serie di agevolazioni per la realizzazione di reti di comunicazione elettronica a banda ultralarga, Open Fiber annuncia l'avvio di altri 2mila cantieri nel corso del 2019.
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Stato dell'arte e prospettive per i prossimi mesi sono stati al centro della terza riunione del nuovo Comitato di indirizzo e monitoraggio sulle attività di potenziamento della rete infrastrutturale pubblica per la banda ultralarga, che si è tenuta mercoledì presso il Ministero dello Sviluppo economico.
Presenti, oltre ai componenti del Comitato, il Consigliere giuridico del MISE, Marco Bellezza, il Sottosegretario all’Istruzione, Salvatore Giuliano, Idelfo Borgo, in rappresentanza della Regione Veneto, e, per Open Fiber S.p.A., l’Amministratore delegato, Elisabetta Ripa, il Responsabile relazioni esterne, Andrea Falessi, e il Direttore network & operations, Stefano Paggi.
Nelle stesse ore la Camera ha approvato definitivamente la legge di conversione del decreto Semplificazioni, che punta anche a velocizzare il rilascio delle autorizzazioni e l'avvio dei cantieri.
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La terza riunione del Comitato Banda ultralarga
Tra i punti all'ordine del giorno della riunione, lo stato di avanzamento dei lavori di realizzazione del Piano nazionale per la Banda ultralarga (BUL), con particolare attenzione allo sviluppo sul territorio e alle problematiche relative ai permessi dei cantieri.
Finora sono stati avviati circa 1.300 cantieri, ha spiegato, Open Fiber, annunciando che nel corso dell'anno ne saranno aperti altri 2mila per la copertura di circa 1,3 milioni di utenze.
Per quanto riguarda il lavoro della task force costituita dal MISE per offrire supporto alle Regioni nella rendicontazione delle opere realizzate, a breve verrà organizzato un incontro sul tema, oltre che sulla pianificazione degli interventi nel 2019, presso Infratel Italia S.p.A.
Sul fronte del sostegno alla domanda per l’attivazione di servizi BUL, per il Comitato è prioritario sensibilizzare la società civile ad una connettività inclusiva, coinvolgendo scuole, PMI, centri per l’impiego e cittadini. Per le scuole, in particolare, il Sottosegretario Giuliano ha evidenziato la necessità di dotare gli istituti di una connessione di almeno un Gigabit e di avviare progetti pilota in quelli già collegati con la fibra ottica.
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Le novità del decreto Semplificazioni
“Con il decreto-legge Semplificazioni acceleriamo e semplifichiamo ulteriormente il processo di ottenimento delle autorizzazioni per la messa in posa della fibra e della banda ultralarga. E’ necessario uno sforzo corale da parte di tutti gli enti interessati, mi riferisco ai Comuni, alle Provincie e alle Sovrintendenze, per accelerare il più possibile i lavori e consentire così la creazione della Smart Nation”, ha ricordato nel corso dell'incontro il Consigliere giuridico del MISE, Marco Bellezza.
La legge di conversione del decreto Semplificazioni, approvata mercoledì dalla Camera in via definitiva, contiene infatti un pacchetto di misure volte a ridurre i costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica a banda ultralarga e a semplificare il rilascio delle autorizzazioni.
In particolare, sono previste semplificazioni per l'autorizzazione archeologica, stabilendo che, qualora siano utilizzate infrastrutture fisiche esistenti e tecnologie di scavo a basso impatto ambientale in presenza di sottoservizi, l'avvio dei lavori è subordinato alla trasmissione da parte dell'operatore di rete alla Soprintendenza competente, di documentazione cartografica rilasciata dalle competenti autorità locali che attesti la sovrapposizione dell'intero tracciato ai sottoservizi esistenti. Tale disciplina si applica anche alla realizzazione dei pozzetti accessori alle infrastrutture stesse, qualora essi siano realizzati al di sopra dei medesimi sottoservizi preesistenti.
L'operatore di rete deve comunicare alla Soprintendenza competente, l'inizio dei lavori almeno 15 giorni prima. Nel caso in cui la posa in opera dei sottoservizi interessi spazi aperti nei centri storici, deve essere depositato in Soprintendenza, ai fini della preventiva approvazione, anche un apposito elaborato tecnico che dia conto della risistemazione degli spazi oggetto degli interventi.
Inoltre, sono state approvate norme di semplificazione nel caso di utilizzo di tecnologie di scavo a basso impatto ambientale con minitrincea. In particolare, ai fini dell’autorizzazione archeologica le attività di scavo sono precedute da indagini non invasive, concordate con la Soprintendenza, in relazione alle caratteristiche delle aree interessate dai lavori. A seguito di tali indagini, in considerazione del limitato impatto sul sottosuolo, per le tecnologie di scavo in minitrincea viene prevista l’esenzione dalla procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico disciplinata dall’art. 25, commi 8 e seguenti, del Codice appalti.
Snellite anche le procedure la realizzazione dei lavori dei condomìni volti a portare la rete a banda ultralarga fino alla sede dell'abbonato. Tali lavori vengono infatti equiparati ai lavori di manutenzione straordinaria urgente e quindi possono essere ordinati direttamente dall’amministratore del condominio, a meno che non si tratti di immobili tutelati in quanto beni culturali.
Per quanto riguarda gli operatori che forniscono reti di comunicazione elettronica, si stabilisce che questi possono essere soggetti soltanto alle prestazioni e alle tasse o canoni espressamente previsti e sono esentati da ogni altro tipo di onere finanziario, di qualsiasi natura.
Introdotte anche modifiche al Codice delle comunicazioni elettroniche, in materia di opere civili, scavi ed occupazione di suolo pubblico, stabilendo che:
- sia presentata un'istanza unica nel caso di installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica che presuppongono la realizzazione di opere civili o di scavi,
- il rilascio dell'autorizzazione comporti l'autorizzazione non solo alla effettuazione degli scavi ma anche delle eventuali opere civili,
- per gli interventi per l'installazione di reti di comunicazione elettronica a banda ultralarga, l'autorizzazione relativa agli interventi in materia di edilizia pubblica e privata, sia rilasciata entro il termine di 90 giorni (anziché 120 giorni) dalla ricezione della richiesta da parte della Soprintendenza, a condizione che tale richiesta sia corredata da idonea e completa documentazione tecnica.
La legge di conversione modifica poi l'allegato B del D.P.R. n. 31/17 (Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata), sottraendo al procedimento autorizzatorio semplificato l'installazione di cabine per impianti tecnologici a rete all'interno di siti recintati già attrezzati con apparati di rete che, non superando l'altezza della recinzione del sito, non comporti un impatto paesaggistico ulteriore al sito nel suo complesso.
Di conseguenza l'intervento viene ricompreso nell’allegato A del D.P.R. n. 31/7, che elenca gli interventi in aree vincolate esclusi dall'autorizzazione paesaggistica, riguardante in particolare gli interventi di adeguamento funzionale di cabine per impianti tecnologici a rete, compresa la sostituzione delle cabine esistenti con manufatti analoghi per tipologia e dimensioni, nonché interventi destinati all'installazione e allo sviluppo della rete di comunicazione elettronica ad alta velocità, inclusi gli incrementi di altezza non superiori a cm 50.
Modificato anche il Codice della strada, prevedendo il rilascio del nulla osta del Comune nel termine di 15 giorni dalla ricezione della richiesta nel caso di interventi finalizzati alla installazione di reti di comunicazione elettronica a banda ultralarga.
Infine, si modifica il Testo unico dell'edilizia, introducendo un termine di 40 giorni (anziché 60) per il rilascio dell'autorizzazione per interventi finalizzati all'installazione di reti di comunicazione elettronica a banda ultralarga.
> Legge di conversione del Decreto Semplificazioni (decreto-legge n. 135-2018)