Zone Economiche Speciali – ZES: nel decreto Crescita il Piano grandi investimenti
All'interno della legge di conversione del decreto Crescita trova posto anche il Piano grandi investimenti ZES, il progetto da 300 milioni di euro per l'attrazione di nuove iniziative imprenditoriali nelle Zone economiche speciali.
> Zone Economiche Speciali - via libera a ZES Campania e Calabria
Il Piano era stato annunciato già a maggio dalla ministra per il Sud Barbara Lezzi, che aveva incontrato i rappresentanti di alcune grandi aziende attive in Italia, i presidenti delle Autorità portuali delle Regioni del Sud, i comitati di indirizzo delle due ZES istituite ed alcuni rappresentanti delle Regioni che stanno completando l’iter di richiesta di istituzione, per illustrare le modalità della sua istituzione e fare il punto sulle agevolazioni fiscali e le semplificazioni previste per stimolare gli investimenti.
Cosa sono le ZES
Le Zone Economiche Speciali sono territori anche non adiacenti, ma che presentino un nesso economico funzionale, che comprendono almeno un'area portuale con le caratteristiche stabilite dal Regolamento UE n. 1315 dell'11 dicembre 2013 collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).
Ad oggi le ZES istituite sono quelle di Campania e Calabria, mentre risultano in dirittura d'arrivo le ZES interregionali Adriatica (Foggia-Molise) e Ionica (Taranto-Basilicata).
Altre Zone seguiranno sulla base di quanto previsto dal Dpcm contenente il regolamento per l'istituzione delle ZES, che assegna a ciascuna Regione una superficie complessivamente massima, in particolare:
- Abruzzo: valore massimo superficie ZES 1.702 ha;
- Basilicata: valore massimo superficie ZES 1.061 ha;
- Calabria: valore massimo superficie ZES 2.476 ha;
- Campania: valore massimo superficie ZES 5.467 ha;
- Molise: valore massimo superficie ZES 516 ha;
- Puglia: valore massimo superficie ZES 4.408 ha;
- Sardegna: valore massimo superficie ZES 2.770 ha;
- Sicilia: valore massimo superficie ZES 5.580 ha.
In base alla legge di conversione del decreto Mezzogiorno, che stanzia per le ZES 25 milioni di euro nel 2018, 31,25 milioni nel 2019 e 150,2 milioni nel 2020 a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), le imprese già operative o che si insedieranno nelle Zone Economiche Speciali avranno accesso a procedure amministrative semplificate, infrastrutture e ad un credito d'imposta sugli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2020, nel limite massimo, per ciascun progetto, di 50 milioni di euro.
> Decreto Mezzogiorno: il regolamento per le Zone economiche speciali - ZES
Il nuovo Piano grandi investimenti ZES
A questo quadro la legge n. 58-2019, conversione del decreto Crescita, ha aggiunto la previsione di un “Piano grandi investimenti” per l'attrazione di nuove iniziative imprenditoriali e per l'ampliamento di quelle già esistenti nelle ZES, con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro, di cui 50 milioni per il 2019, 150 per il 2020 e 100 per il 2021 a valere sulle risorse del Fondo sviluppo e coesione.
Il Piano può essere utilizzato per investimenti, in forma di debito o di capitale di rischio, ovvero per sottoscrivere quote di fondi di investimento o fondi di fondi o di altri veicoli previsti dalla normativa europea che abbiano quale oggetto investimenti in forma di debito o di capitale di rischio.
Un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, o dell’Autorità politica competente in materia di coesione, disciplinerà le linee di attività del Piano, l’ammontare degli investimenti e le modalità di individuazione del soggetto gestore.
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