Beni confiscati: 10 milioni dal FSC per progetti di valorizzazione al Sud
In Gazzetta ufficiale la delibera CIPE del 29 settembre che stanzia 10 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 per la valorizzazione di beni confiscati di valore esemplare nel Mezzogiorno.
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La delibera CIPE riguarda la realizzazione di un nuovo Piano per la valorizzazione di beni confiscati esemplari nel Mezzogiorno, proposto dal tavolo di indirizzo e verifica sulla Strategia nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati attraverso le Politiche di Coesione.
Il Piano, che sarà gestito dall'Agenzia per la coesione territoriale, sarà dedicato agli enti pubblici impegnati a definire progetti di valorizzazione per i beni in confisca definitiva ubicati nelle regioni del Mezzogiorno e qualificati come esemplari per valore simbolico, storia criminale, dimensione, sostenibilità e prospettive occupazionali e di sviluppo.
Tali progetti potranno riguardare l'indizione di concorsi di idee, la definizione di piani di gestione e l'elaborazione di progetti definitivi o esecutivi a partire dai progetti di fattibilità tecnica ed economica e atti propedeutici.
L'obiettivo, in pratica, è disporre di una base progettuale avanzata su cui impostare l’attuazione della Strategia nazionale, mirando a sviluppare un parco di idee, progetti e piani di gestione che raggiungano un livello di maturazione tale da consentire la successiva realizzazione di interventi infrastrutturali per la riqualificazione e il riuso di beni in confisca definitiva aventi caratteristiche di esemplarità.
I 10 milioni stanziati a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 saranno resi disponibili in due tranche da 5 milioni di euro, la prima nel 2021 e la seconda nel 2022.
La dotazione complessiva del Piano e le successive assegnazioni finanziarie saranno determinate successivamente, anche in base a una ricognizione svolta dal Tavolo di indirizzo e verifica della Strategia nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati attraverso le Politiche di Coesione, nel rispetto del criterio normativo di riparto percentuale dell’80% dei fondi FSE al Sud e del restante 20% al Centro Nord.
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