Pnrr e trasporti pubblici: i fondi per gli autobus a basso impatto ambientale
Entra nella fase attuativa il progetto del PNRR per ridurre l’impatto ambientale del trasporto pubblico. Si sbloccano i primi 1,9 miliardi destinati ai grandi Comuni per l’acquisto di autobus elettrici e a idrogeno.
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Per attuare pienamente il Piano Strategico Nazionale per la Mobilità Sostenibile e prevedere il progressivo rinnovo degli autobus per il TPL, il Pnrr stanzia 3,6 miliardi.
I fondi europei saranno impiegati entro il 2026 per acquistare circa 3.360 bus a basse emissioni, soprattutto autobus elettrici o a idrogeno, e per realizzare le infrastrutture di ricarica dedicate.
Nel Recovery Plan 8 miliardi e mezzo per la mobilità sostenibile
I decreti PNRR per gli autobus a basso impatto ambientale
300 milioni per migliorare la filiera di produzione degli autobus e sostituire i mezzi datati con altri a ridotto impatto ambientale
Il 30 novembre il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile ha firmato un decreto per avviare la trasformazione verde dell’industria degli autobus.
Sul tavolo ci sono i 300 milioni di euro attribuiti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza a questo obiettivo, fondi destinati a sostenere circa 45 progetti di trasformazione industriale per la produzione di autobus non inquinanti attraverso lo strumento dei contratti di sviluppo.
Dell’importo complessivo - 250 milioni per nuovi progetti e 50 milioni per quelli in essere - una quota pari ad almeno il 40% deve essere destinata al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni meridionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Come previsto dai regolamenti europei, gli investimenti programmati non devono arrecare un danno significativo all’ambiente (principio del Do no significant harm – DNSH) e devono essere completati in tempo utile per garantire l’attivazione della produzione di autobus ecologici e delle relative componenti entro il 30 giugno 2026.
1,9 miliardi per bus elettrici o a idrogeno
Il decreto Mims per il rinnovo degli autobus, che ha ricevuto il 16 dicembre il via libera della Conferenza Unificata, assegna invece 1,9 miliardi di euro a Città metropolitane, capoluoghi di Regione o di Provincia autonoma e ai Comuni con alto tasso di inquinamento per l’acquisto di autobus a zero emissioni ad alimentazione elettrica o a idrogeno per il trasporto pubblico locale.
Le risorse possono essere utilizzate anche per la realizzazione delle infrastrutture di supporto per il rifornimento e l’alimentazione dei mezzi.
I Comuni, per accedere alle risorse, devono presentare una manifestazione di interesse impegnandosi all’acquisto di circa 3000 mezzi ecologici entro il 30 giugno 2026. I contratti per le forniture devono essere aggiudicati entro il 31 dicembre 2023.
Gli autobus elettrici o a idrogeno da acquistare devono essere dotati di attrezzature per l’accesso e il trasporto delle persone a mobilità ridotta, conta-passeggeri attivo indipendentemente dalla rilevazione elettronica del biglietto, dispositivi per la localizzazione, la videosorveglianza e dispositivi di protezione del conducente. Eventuali ulteriori attrezzature, comprese le strutture porta biciclette per agevolare l’integrazione dei sistemi di mobilità, sono ammesse al finanziamento nella misura massima del 5% del costo complessivo del veicolo.