Appalti - arriva la guida Eurostat per costruire i PPP
Arrivano le regole Eurostat per la classificazione dei partenariati pubblico privato (PPP), in modo da evitare errori nei contratti.
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Inquadrare i contratti nella maniera corretta. Per evitare che qualche clausola li porti a incidere su deficit e debito pubblico. E’ questo il senso della guida, appena pubblicata da Eurostat, nella quale viene affrontato, a beneficio di imprese e pubbliche amministrazioni, un tema spesso sottovalutato ma fondamentale: la classificazione dei contratti di partenariato pubblico privato ai fini statistici. Attraverso una guida pratica sarà possibile evitare ogni tipo di errore nella composizione delle operazioni.
Gli enti coinvolti
La guida è il risultato di un impegno congiunto di Eurostat (l'istituto statistico della Commissione europea) e del Centro europeo di consulenza per i partenariati pubblico privato (Epec) della Bei. E va inquadrata nel lavoro di promozione degli investimenti che Bruxelles ha fatto nell’ultimo periodo.
I rapporti con il piano Juncker
Tra gli elementi chiave del piano Juncker, lanciato a novembre del 2014, c’è proprio la leva su garanzie e investimenti pubblici per mobilitare competenze e capitali privati. Un meccanismo nel quale i partenariati pubblico privato (PPP) sono chiamati a svolgere un ruolo fondamentale.
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Quanto pesa il trattamento statistico
Sul meccanismo, però, incide in maniera decisiva un tema tecnico. La decisione del settore pubblico di appaltare i lavori mediante PPP, infatti, viene spesso influenzata da considerazioni circa il loro trattamento statistico. Questo impatta in maniera forte sul disavanzo pubblico e sul debito pubblico e rappresenta, quindi, un momento molto delicato. La fase di inquadramento statistico, allora, può creare difficoltà e comportare ritardi nelle varie fasi di preparazione e attuazione dei progetti di investimento.
L'analisi dei singoli contratti
E’ su questa premessa che si innesta la guida. Nel merito non modifica le norme applicate da Eurostat per classificare i PPP, ma analizza le caratteristiche più comuni dei contratti che vengono utilizzati di solito e ne chiarisce il potenziale impatto sulle finanze pubbliche. Grazie a questo strumento, gli Stati membri e le altre parti interessate potranno comprendere meglio l'impatto delle caratteristiche dei contratti di PPP sui bilanci delle amministrazioni pubbliche, prendendo decisioni più consapevoli in fase di definizione delle clausole.
Le strutture di assistenza tecnica come il Polo europeo di consulenza sugli investimenti istituito dalla Bei e dalla Commissione faranno ricorso alla guida per fornire assistenza in risposta a qualunque richiesta. Facendone - spiega Bruxelles - “uno strumento utile a fornire chiare informazioni ai promotori pubblici e privati nel contesto del piano di investimenti e a rimuovere gli ostacoli che si ritiene si frappongano agli investimenti”.
I primi due capitoli
Concretamente, la guida è strutturata in quattro capitoli. Nel primo vengono spiegati ai tecnici i dettagli necessari a comprendere in linea generale il trattamento statistico del partenariato pubblico privato. Qui viene data una spiegazione di massima dello sviluppo delle regole in materia. Nel secondo capitolo si passa alla distinzione tra i PPP e altre tipologie di accordi a lungo termine utilizzati da soggetti pubblici per il finanziamento di infrastrutture. Solo nel primo caso si applicano le regole statistiche di Eurostat.
La guida pratica del terzo capitolo
Il terzo capitolo è l’elemento chiave della guida. Qui viene spiegato nel dettaglio come vanno inquadrati i partenariati dal punto di vista statistico. Nello specifico vengono, allora, analizzati sedici contratti tipici e vengono sottolineati tutti quegli elementi che hanno un influenza sull’inquadramento statistico del partenariato. Addirittura, ogni intervento possibile viene classificato a seconda del livello di impatto che può avere sui conti pubblici dei Paesi. Infine, c’è il capitolo quattro che sintetizza le conclusioni raggiunte da quelli precedenti.
BEI, scioglierei i dubbi interpretativi
“Le norme di Eurostat sui PPP – conclude Jan Vapaavuori, vicepresidente della Bei responsabile per i servizi di consulenza - erano diventate un argomento di grande attualità, in particolare nel contesto del piano di investimenti per l'Europa. Sono certo che la guida aiuterà le autorità pubbliche a elaborare progetti con maggiore fiducia, avvalendosi delle opportunità offerte dai PPP per mobilitare competenze e capitali privati e moltiplicare gli investimenti sul campo, migliorando la vita dei cittadini”.