Appalti - ANAC, su progettazione ok a servizi analoghi ma non identici
Tra i requisiti di ammissione per l’affidamento di incarichi di progettazione, la stazione appaltante può richiedere lo svolgimento di servizi analoghi, ma non identici. A chiarirlo è una delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).
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Il caso esposto dagli architetti di Bologna
L’ANAC ha precisato la sua posizione nel parere su un contenzioso sorto tra l'Ordine degli Architetti di Bologna e la stazione appaltante di un bando per l’affidamento di servizi di progettazione, direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza per opere di restauro e consolidamento strutturale di un cimitero monumentale.
Nel bando oggetto della disputa era presente una clausola con cui la stazione appaltate richiedeva esplicitamente lo svolgimento, negli ultimi dieci anni, di due servizi di architettura e ingegneria relativi proprio a "interventi su cimiteri monumentali".
L’Ordine degli Architetti ha dunque sottoposto la questione all’attenzione dell’Autorità anticorruzione, ritenendo la richiesta della stazione appaltante "lesiva e distorsiva della concorrenza" e contraria a quanto previsto sia dal Codice Appalti (D.lgs. 50/2016) che dalle Linee Guida ANAC sugli "Indirizzi generali sull’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria".
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La delibera dell’ANAC: richiesta troppo restrittiva
Sulla questione ha dunque deliberato l’ANAC con specifico parere di precontenzioso, nel quale si spiega che, in base a quanto previsto dalla normativa vigente sulle gare per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura, la stazione appaltante può richiedere lo svolgimento di servizi pregressi riferiti a tipologie di lavori analoghi, per dimensione e caratteristiche tecniche. Viceversa, non è possibile richiedere esclusivamente lo svolgimento di servizi identici a quelli oggetto dal bando, neanche quando motivati dalla peculiarità delle prestazioni.
Bocciata, quindi, la richiesta della stazione appaltante, poichè troppo restrittiva e, dunque, potenzialmente in grado di "compromettere il principio della massima partecipazione" alla procedura di gara.