CdM – via libera a decreto correttivo Codice Terzo settore
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto correttivo del dlgs n. 117 del 2017 contenente il Codice del Terzo Settore. Rinvio ad agosto 2019 per l'adeguamento degli statuti.
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Via libera del CdM al decreto correttivo del Codice del Terzo settore (dlgs n. 117-2017). Tra le novità del provvedimento, la proroga dei termini per gli adeguamenti statutari, l'allineamento tra gli adempimenti civilistici e quelli fiscali e il ripristino dell’esenzione dall’imposta di registro a favore delle organizzazioni di volontariato.
Analogamente a quanto stabilito con il correttivo al decreto sull'impresa sociale, infatti, il Consiglio dei Ministri ha deciso di prorogare i termini per adeguare gli statuti degli enti del Terzo settore al nuovo quadro normativo. Nel caso delle imprese sociali, però, il termine è stato prorogato, da 12 a 18 mesi, e la scadenza è slittata così a gennaio 2019; per onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, invece, i termini sono allungati da 18 a 24 mesi e la scadenza è fissata ad agosto 2019.
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In tema di contabilità il provvedimento introduce un maggiore coordinamento tra le norme civilistiche e fiscali, permettendo ad esempio agli enti del Terzo settore non commerciali di indicare nel bilancio le attività di interesse generale e quelle secondarie, senza ricorrere ad un documento apposito come previsto inizialmente.
Il correttivo inoltre reintroduce l’esenzione dall'imposta di registro per le organizzazioni di volontariato, rafforza la collaborazione tra Stato e Regioni, soprattutto in materia di utilizzo del fondo di finanziamento di progetti e attività di interesse generale del Terzo settore, indica il numero minimo di associati necessario per la permanenza di una associazione di promozione sociale o di una organizzazione di volontariato e fa chiarezza sulla contemporanea iscrizione al registro delle persone giuridiche e al registro unico nazionale.
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