Costi semplificati per i progetti di ricerca finanziati da FESR e PNRR
Atteso a breve in Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale MIMIT-MUR del 4 gennaio 2024 che aggiorna le tabelle standard dei costi unitari per le spese di personale nell'ambito di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione finanziati dal PN RIC 2021-2027, dai Programmi operativi FESR 2021-27 e dal PNRR.
Guida al PN Ricerca, Innovazione, Competitività - PN RIC 2021-2027
Con il decreto interministeriale del 4 gennaio, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Ministero dell’Università e della Ricerca introducono un'importante semplificazione in materia di costi andando ad aggiornare le tabelle standard di costi unitari di cui al decreto n. 116 del 24 gennaio 2018 per la rendicontazione delle spese di personale impiegato in progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.
Il decreto approva sia la nota metodologica su cui si basa l'aggiornamento delle tabelle standard di costi unitari che le tabelle aggiornate per la rendicontazione delle spese di personale nei progetti di R&S&I finanziati nell’ambito del Programma operativo nazionale Ricerca Innovazione Competitività (PN RIC 2021-27), di analoghe operazioni finanziate con risorse del PNRR, dei Programmi operativi regionali del Fondo europeo di sviluppo regionale (PR FESR 2021-27) o della programmazione complementare ai fondi europei 2021-27.
Fondi europei: costi standard per il personale impiegato in attività di R&S&I
In linea con la raccomandazione della Commissione europea ad utilizzare le opzioni semplificate di costo (OSC) per facilitare la gestione dei Programmi Operativi cofinanziati dai fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE), con il decreto interministeriale prot. n. 116 del 24 gennaio 2018 le Autorità di gestione dei Programmi Operativi Nazionali “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 (il MIUR, ora MUR) e “Imprese e Competitività” 2014-2020 (il MIMIT) hanno sviluppato una metodologia di calcolo comune per la definizione di tabelle standard di costi unitari per la rendicontazione dei costi del personale impiegato in progetti di ricerca, sviluppo, e innovazione.
Questa esigenza di semplificazione resta un tema prioritario anche nella programmazione dei fondi europei 2021-2027, da cui la decisione del MIMIT, in qualità di Autorità di Gestione (AdG) del nuovo Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione, Competitività per la transizione verde e digitale” 2021-2027 (PN RIC 21-27), di concerto con il MUR, che è Organismo Intermedio del Programma, di costituire un Gruppo di lavoro congiunto con l’obiettivo di valutare un possibile aggiornamento delle precedenti tabelle standard di costi unitari per il ciclo di programmazione 2021-2027, alla luce delle attuali condizioni congiunturali.
Gli Orientamenti della Commissione europea raccomandano infatti “l'adeguamento delle opzioni di costo semplificate al momento di pubblicare un invito a presentare proposte, ovvero di procedere a un periodico adeguamento al fine di tenere conto di mutamenti di ordine economico, come ad esempio quelli che interessano i costi energetici, i livelli retributivi, ecc”, e suggeriscono anche di “integrare nella Metodologia taluni adeguamenti automatici riconducibili, ad esempio, all’inflazione o all’evoluzione delle retribuzioni, affinché l’OSC rimanga, nel tempo, un’approssimazione attendibile dei costi reali”.
Alla luce delle indicazioni di Bruxelles, e degli aumenti trasversali della componente tabellare delle retribuzioni registrati dal Gruppo di lavoro, si è quindi deciso di procedere all'aggiornamento delle tariffe orarie del personale utilizzando per il calcolo l’Indice del Costo del Lavoro (LCI).
Sulla base degli indici medi annuali proposti da Eurostat, è stata quindi calcolata la variazione percentuale nel periodo di riferimento (2016-2022), così da ottenere una percentuale incrementale del +10,4% poi applicata alle precedenti tabelle.
Le tariffe orarie rivalutate si applicano alle rendicontazioni presentate dai beneficiari a partire dalla data di emanazione del decreto del 4 gennaio, con un meccanismo di adeguamento degli importi in funzione dell’indice LCI qualora si registri una variazione, pari o superiore al 5%, rispetto al valore dell’indice per l’annualità presa a riferimento per l’ultimo aggiornamento effettuato.