ICT: Commissione Ue, nuovi impegni per sviluppo digitale
A circa un anno dalla Grande coalizione per i lavori digitali, la Commissione europea rafforza il suo impegno del settore ICT presentando la Dichiarazione di Davos.
Il 24 gennaio il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso e la vice-presidente Neelie Kroes hanno presentato al World Economic Forum di Davos un nuovo documento a sostegno del settore digitale in Europa: la Dichiarazione di Davos.
La Dichiarazione intende rinnovare gli impegni assunti dalla Commissione nel marzo del 2013 con la Grande coalizione per i lavori digitali, lanciata con il supporto di imprese e governi nazionali al fine di creare 900mila posti di lavoro nel settore ICT entro il 2020.
A circa un anno dalla Grande coalizione, 42 organizzazioni vi hanno aderito, tra cui Cisco, Google, Microsoft, Oracle, Samsung, SAP, Telefonica, creando 2.200 nuovi posti di lavoro, 5.227 tirocini e corsi di formazione che hanno coinvolto 269mila persone.
In Italia, ad esempio, Didasca, Banda Larga e Menti Acute, hanno realizzato corsi di formazione rivolti a 3mila persone e oltre mille insegnati.
La Dichiarazione di Davos intende proseguire gli obiettivi definiti dalla Grande coalizione, con particolare attenzione ai seguenti aspetti:
- fornire maggiori e migliori opportunità di formazione, creando ulteriori 100.000 tirocini entro il 2015;
- cooperare con le altre parti interessate per modernizzare i sistemi di istruzione e formazione affinché nessuno studente lasci la scuola senza competenze base nel settore ICT;
- promuovere le ICT e dedicare una parte delle risorse aziendali a campagne informative sulle prospettive lavorative nel settore digitale.