Istat: aumenta fiducia di imprese e consumatori
Cresce in Italia, tra febbraio e marzo, la fiducia delle imprese e dei consumatori. A dirlo sono i dati dell'Istat, confermati dal quadro della Commissione europea sul sentimento economico in Ue e nella zona euro.
Fiducia delle imprese
Secondo l'ultimo rapporto dell'l'Istituto nazionale di statistica, aggiornato al 30 marzo 2015, l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Istat economic sentiment indicator, Iesi) ha subito un deciso miglioramento, salendo a dai 97,5 punti di febbraio ai 103 punti di marzo (il dato è espresso in base 2010=100) e raggiungendo così il livello più alto da luglio 2008.
I dati mostrano che il clima di fiducia è aumentato, tra febbraio e marzo, nelle imprese di tutti i principali settori:
- manifattura, da 100,5 a 103,7,
- costruzioni da 108,5 a 116,
- servizi di mercato da 100,4 a 108,1,
- commercio al dettaglio da 101 a 103.
La tendenza positiva mostrata dall'Istat per l'Italia è confermata, su scala europea, dai dati della Commissione europea sulla fiducia dei manager di azienda (Business Climate Indicator, BCI). Il dato per l'area euro risulta “aumentatato significativamente" tra febbraio e marzo. L'indicatore della Commissione tocca infatti 0,23 punti, in netto miglioramento rispetto al mese di febbraio, quando si attestava a 0,14 punti.
Fiducia dei consumatori
Cresce anche l'indice composito del clima di fiducia dei consumatori (espresso anch'esso in base 2010=100), che da febbraio a marzo 2015 è aumentato da 107,7 a 110,9 punti, attestandosi come il più alto da giugno 2002.
Migliorano i giudizi dei consumatori sulla situazione economica attuale dell'Italia (il saldo va da -71 a -57) e crescono, anche se in modo lieve, pure le attese future sull'economia (da 21 a 22). Il saldo dei giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi 12 mesi mostra, poi, un leggero miglioramento, da -27 a -26, confermato da quello delle attese per i prossimi 12 mesi da -33 a -28. Migliorano, infine, le aspettative sulla disoccupazione, da -10 a -3.
Anche in questo caso, il dato della Commissione conferma, su scala europea, quello rilevato dall'Istat. Nel mese di marzo, l'indicatore del sentimento economico (Economic Sentiment Indicator, ESI) è migliorato nell'area euro di 1,6 punti e nell'Unione europea di 0,9 punti, confermando la tendenza positiva osservata fin dall'inizio dell'anno. L'indicatore della Commissione, che mette insieme i dati sulla fiducia di consumatori, commercianti e dei settori industria, servizi, finanza e costruzioni, ha toccato quota 103,9 punti nella zona euro e 106,1 nell'Ue a 28.
Tra le principali economie dell'euro, l'Italia è, secondo i dati dell'Esecutivo Ue, il paese in cui il sentimento economico è migliorato maggiormente tra febbraio e marzo, con un +2,4.