FESR Abruzzo - fondi per investimenti in aree crisi industriale
23 milioni di euro dal FESR per sostenere interventi di rilancio nelle aree di crisi industriale dell'Abruzzo
> Legge 181-89 – un mese per individuare le aree di crisi non complessa
> MISE – investimenti in cinque nuove aree di crisi industriale
Il bando pubblico per l'assegnazione dei fondi FESR Abruzzo destinati ad interventi di recupero delle aree di crisi industriale è atteso per i primi mesi del 2017.
Legge 181-89 e Decreto 9 giugno 2015
La Legge 181-89 è la base normativa nazionale per il finanziamento di interventi di reindustrializzazione delle aree di crisi industriale e di settore volti a rilanciare il sistema economico locale e a creare nuova occupazione, attraverso progetti di ampliamento, ristrutturazione e delocalizzazione.
Gli incentivi previsti dalla legge sono stati riavviati con il Decreto del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) del 9 giugno 2015, che ha definito i termini, le modalità e le procedure per la presentazione, la selezione e la valutazione delle domande di accesso alle "agevolazioni in favore di programmi di investimento finalizzati al rilancio di tutte le aree di crisi" e dunque sia quelle caratterizzate da crisi complessa che quelle interessate da situazioni di crisi non complessa, ma comunque “con impatto significativo sullo sviluppo dei territori e dell’occupazione”.
Il decreto ha introdotto alcune novità rispetto al provvedimento originale:
- sono diventati ammissibili anche i programmi di investimento per la tutela ambientale, il turismo e i progetti di innovazione organizzativa, prima esclusi,
- la partecipazione al capitale sociale da parte di Invitalia, soggetto gestore della disciplina, non è più obbligatoria.
Possono usufruire degli incentivi le imprese costituite in società di capitali, sia singole che associate.
> Legge 181-89 - novita' su incentivi per crisi industriali
Abruzzo: integrati i fondi nazionali con risorse FESR
La Regione Abruzzo ha deciso di integrare le risorse già destinate a livello nazionale con la Legge 181/89 con fondi regionali pari a 23 milioni di euro a valere sul Piano Operativo del Fondo europeo di Sviluppo Regionale – POR FESR 2014-2020.
Per quanto riguarda le aree di crisi complessa, a livello nazionale è stata individuata in Abruzzo solamente quella della Val Vibrata-Valle del Tronto/Piceno (a cavallo con l'Umbria), dove le risorse dello Stato finanzieranno gli investimenti superiori a 1,5 milioni di euro. Per gli investimenti di importo inferiore, dunque, la Regione ha annunciato lo stanziamento di 7 milioni di euro destinati a finanziare interventi in tutti i 13 Comuni ricadenti nel territorio abruzzese della Val Vibrata-Valle del Tronto/Piceno.
> Invitalia - Val Vibrata-Valle del Tronto Piceno, call per investire in area crisi
Approccio analogo è stato applicato anche per le aree di crisi industriale semplice. Nove, quelle individuate dalla Regione:
- Cratere sismico aquilano,
- Marsica,
- Valle Peligna,
- Val Pescara,
- Vestina-Fino,
- Teramo,
- Mosciano Sant'Angelo-Notaresco,
- Canosa Sannita-Poggiofiorito,
- Val Sinello.
Anche qui, lo Stato finanzia i soli progetti superiori al milione e mezzo. Sempre per sostenere gli interventi di importo ridotto, dunque, l'amministrazione regionale ha annunciato lo stanziamento di 16 milioni di euro a valere sul FESR 2014-2020.
I fondi verranno assegnati attraverso un bando pubblico, che – fa sapere la Regione – dovrebbe essere pubblicato già a inizio 2017.