Codice appalti - parte consultazione, tempi lunghi per correttivo
Al via i questionari per correggere il Codice appalti. Anche se, dopo la crisi di Governo, il rinvio dei tempi per il correttivo è un’ipotesi sempre più concreta.
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Il Ministero delle Infrastrutture ha appena pubblicato, insieme a Palazzo Chigi e all’Agenzia per l’Italia digitale, il questionario dedicato alle stazioni appaltanti nel quale i responsabili unici del procedimento potranno indicare i punti da emendare nel decreto legislativo n. 50 del 2016. E’ il primo atto formale verso il decreto correttivo tanto atteso dal settore. La consultazione resterà aperta fino al prossimo 16 gennaio. Ma non è detto che il provvedimento di integrazione del Codice appalti arrivi ad aprile, come prevede adesso la legge. La crisi di Governo ha complicato molto la questione.
I tempi del questionario
Il Ministero delle Infrastrutture, per la precisione, ha messo online il questionario predisposto dalla Cabina di regia di Palazzo Chigi venerdì scorso. La consultazione è rivolta ai responsabili unici del procedimento di tutte le stazioni appaltanti. Dovranno spiegare quali sono i punti del Codice appalti che vanno emendati.
La ricognizione dei Rup
In questo modo, parte operativamente la ricognizione sullo stato di attuazione del Codice, messa in cantiere dalla Cabina di regia di Palazzo Chigi. Il Governo potrà, così, raccogliere informazioni su eventuali difficoltà riscontrate e proposte in vista della stesura del decreto, calendarizzato entro il mese di aprile.
Le domande di Palazzo Chigi
La consultazione è stata materialmente preparata dalla Cabina di regia, in collaborazione con l’Osservatorio regionale dei contratti pubblici. E prevede la compilazione di un questionario, elaborato in formato digitale da Mit e Agenzia per l’Italia digitale. I Rup potranno potranno accedere online alle domande tramite un link contenuto in una mail che gli è stata indirizzata.
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Il database nazionale
I risultati saranno analizzati da Mit e Agid, che li inseriranno in un database nazionale dei dubbi delle stazioni appaltanti. E, successivamente li trasmetteranno alla Cabina di regia di Palazzo Chigi, attivata a inizio dicembre dal capo dell’ufficio legislativo della Presidenza, Antonella Manzione. Questa fase della procedura si chiuderà entro il 16 gennaio prossimo.
Tempi stretti
Ed è proprio la questione dei tempi che, in queste ore, sta diventando strategica. L’avvio della consultazione, infatti, congela tutto fino al prossimo 16 gennaio. Da quel momento ci saranno tre mesi esatti a disposizione per chiudere il correttivo. Evidentemente, un tempo troppo stretto. Anche perché, con la crisi di Governo, si è aperta anche la partita della sostituzione del capo del legislativo di Palazzo Chigi.
Avvicendamenti a Palazzo Chigi
Antonella Manzione, infatti, sembra destinata a chiudere il suo periodo di lavoro alla Presidenza del Consiglio, per passare al Consiglio di Stato, entro il mese di febbraio. Al suo posto dovrebbe arrivare Cristiano Ceresani, capo del legislativo del Ministero delle Riforme con Maria Elena Boschi. Un avvicendamento che, inevitabilmente, produrrà qualche rallentamento.
Verso il Milleproroghe
Così, è sempre più probabile che, nel prossimo decreto milleproroghe, sia inserito un capitolo specifico dedicato al Codice appalti: rinvierà il tempo massimo per la pubblicazione del correttivo di qualche mese, in modo da rendere possibile alla nuova squadra di Governo di prendere tra le mani lo spinoso dossier.