Pari opportunita' – ripartite risorse per contrasto a violenza di genere
Ripartiti fra Regioni e Province autonome 31 milioni del Fondo per le politiche attive relative ai diritti e alle pari opportunità.
> Imprese femminili - protocollo per accesso a finanziamenti
> Accesso al credito - finanziamenti piu' semplici per libere professioniste
Approdano in Gazzetta ufficiale due decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 25 novembre 2016 che ripartiscono le risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. In tutto, a disposizione finanziamenti per 31 milioni e 126mila euro.
Il primo decreto ripartisce tra le Regioni e le Province autonome i fondi 2015-2016, pari a 12.998.700 euro, per la realizzazione delle quattro linee d’intervento del Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, con cui il Governo si è impegnato ad implementare la cosiddetta Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa, già ratificata dall'Italia nel 2012.
Il Piano d’azione, previsto dalla legge n. 119-2013, intende definire un sistema di politiche pubbliche volte ad integrare le previsioni di carattere penale della normativa contro il femminicidio. Le quattro linee d'azione prevedono:
- formazione, anche avvalendosi della professionalità delle operatrici dei centri antiviolenza, del personale sanitario e socio-sanitario che presta servizio presso i dipartimenti di emergenza e i pronto soccorso degli ospedali;
- inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza;
- interventi finalizzati all'autonomia abitativa per le donne vittime di violenza, anche attraverso un accesso agevolato all'edilizia residenziale pubblica;
- implementazione dei sistemi informativi relativi ai dati sul fenomeno della violenza, compreso il numero dei centri antiviolenza e delle case rifugio presenti sul territorio regionale, al fine di agevolare la trasmissione alla banca dati nazionale sul fenomeno della violenza.
Qui la ripartizione delle risorse in formato grafico:
Le Regioni e le Province autonome provvederanno a garantire il cofinanziamento degli interventi corrispondenti all'attuazione delle quattro linee d'azione in misura non inferiore al 20%.
Il secondo decreto stabilisce la distribuzione dei fondi 2015/2016, in tutto 18 milioni e 127mila euro (9.119.826 euro per il 2015 e 9.007.627 euro per il 2016) in base a quattro criteri:
- il 33% dell'importo complessivo, quasi 6 milioni di euro, è destinato all'istituzione di nuovi centri antiviolenza e di nuove case-rifugio;
- il 10% (1,2 milioni di euro) va al finanziamento aggiuntivo degli interventi regionali già operativi volti ad attuare azioni di assistenza e sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli;
- il 45% (5,4 milioni di euro) è destinato al finanziamento dei centri antiviolenza pubblici e privati già esistenti in ogni Regione;
- il restante 45% per il finanziamento delle case-rifugio pubbliche e private esistenti.
Qui la ripartizione delle risorse in formato grafico: