Piano Juncker - PE, ok a estensione FEIS fino al 2020
Dopo l'ok del Parlamento UE all'estensione del FEIS fino al 2020, la BEI approva nuovi progetti nell'ambito del Piano Juncker.
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All'indomani del via libera delle commissioni per i bilanci (Budg) e per gli affari economici (Econ) dell'Europarlamento all'estensione del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), lo strumento operativo del Piano Juncker, la Banca europea per gli investimenti (BEI) ha approvato 43 nuovi progetti, 16 dei quali sono sostenuti dalla garanzia Ue nell’ambito del FEIS.
FEIS, proroga fino al 2020
Il FEIS si basa su 16 miliardi di euro di garanzie a valere sul bilancio Ue, in particolare dal Connecting Europe Facility e da Horizon 2020, e su 5 miliardi di contributo BEI, per un totale di 21 miliardi. Obiettivo dello strumento è consentire al Gruppo BEI di assumere maggiori rischi e di mobilitare capitali privati per fornire finanziamenti supplementari agli investimenti strategici, alle PMI e alle MidCap, al fine di mobilitare 315 miliardi di euro tra il 2015 e il 2018.
A settembre la Commissione Ue ha presentato una proposta per potenziare e prorogare il FEIS fino al 31 dicembre 2020 - ossia la scadenza del vigente quadro finanziario pluriennale - mobilitando una cifra complessiva di 500 miliardi di euro. Nel documento il Collegio dei commissari propone anche di:
- aumentare la garanzia dell’Unione a 26 miliardi di euro, di cui un massimo di 16 miliardi disponibili per le attivazioni della garanzia anteriormente al 6 luglio 2018;
- adeguare l’importo-obiettivo del fondo di garanzia dell’Unione al 35% degli obblighi totali di garanzia dell’Ue;
- aumentare il contributo della BEI da 5 miliardi di euro a 7,5 miliardi di euro per l’intero periodo di investimento.
La proposta della Commissione Ue è stata approvata dalle commissioni per i bilanci (Budg) e per gli affari economici (Econ) del Parlamento europeo, che hanno invitato il Collegio dei commissari a presentare una proposta legislativa nell'ambito del nuovo Quadro finanziario pluriennale su un regime di aiuto che affronti il divario d'investimento nell'Ue.
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Secondo gli eurodeputati il FEIS potrebbe ottimizzare i propri risultati rafforzando l'addizionalità nella selezione dei progetti. In particolare, le operazioni dovrebbero essere ammissibili al sostegno del Fondo soltanto se servono a far fronte a fallimenti del mercato e a situazioni di investimento subottimali individuati chiaramente. Inoltre, il Fondo dovrebbe contribuire ad una diversificazione settoriale e geografica degli investimenti, con particolare attenzione alle regioni meno sviluppate.
I negoziati sul regolamento per l'estensione del FEIS inizieranno entro la fine di maggio.
BEI, fondi per innovazione, edilizia sociale ed imprese
La BEI ha stanziato 10,8 miliardi di euro per finanziare 43 nuovi progetti in diversi settori, dall'edilizia sociale all'innovazione. Tra gli interventi approvati ci sono anche 16 progetti supportati dalla garanzia Ue nell’ambito del FEIS e che interessano 9 Paesi.
Sul fronte del supporto alle imprese, la banca ha approvato nuovi schemi di finanziamento per un totale di 3,3 miliardi di euro, che saranno attuati in Finlandia, Italia, Lettonia, Polonia, Spagna e Portogallo, in partenariato con banche locali e istituti finanziari. Francia, Spagna e Polonia potranno inoltre contare sul supporto della BEI, pari a 1,4 miliardi di euro, per progetti di edilizia sociale.
Per migliorare l'accesso veloce ad Internet, l'istituto di credito finanzierà interventi infrastrutturali per la banda larga e la fibra ottica in Francia, Germania, Italia e Spagna, per un totale di 1,2 miliardi di euro.
La BEI supporterà anche interventi per il trasporto sostenibile in Europa, per un totale di 2,2 miliardi di euro, e progetti a lungo termine in Paesi extra europei, tra cui un'azione per migliorare la distribuzione energetica in Paraguay e un programma sul cambiamento climatico nella regione dei Caraibi, in partenariato con la Banca di Sviluppo dei Caraibi (CDB).
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