Fondi europei - CdM, ok a esecuzione Regolamento UE n. 1303-2013
Primo via libera del Consiglio dei Ministri al provvedimento di esecuzione del Regolamento UE n. 1303/2013 sui Fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020
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Su proposta del presidente Paolo Gentiloni e del ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, il provvedimento, da attuarsi mediante decreto del Presidente della Repubblica, per l'applicazione del Regolamento UE n. 1303-2013 recante disposizioni comuni sui Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) 2014-2020, cioé il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo di coesione (FC), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
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Il testo introduce nuove norme e adegua quelle già in vigore al fine di rendere esecutivo il regolamento UE n. 1303/2013, che disciplina la programmazione e l’uso dei Fondi SIE per il periodo di programmazione in corso, recependo le specifiche disposizioni in materia di ammissibilità della spesa.
In particolare, il provvedimento disciplina le condizioni di ammissibilità al cofinanziamento europeo di alcune tipologie di spesa sostenute per la realizzazione di operazioni che risultano finanziate a valere sui Programmi operativi, approvate dall’Autorità di gestione (o sotto la sua responsabilità) ed eventualmente oggetto di rendicontazione alla Commissione europea. Inoltre, conferma il divieto già in vigore di doppio finanziamento, dichiarando non ammissibile la spesa per la quale il beneficiario abbia già fruito di una misura di sostegno finanziario nazionale o europeo.
E’ prevista poi una specifica normativa sulle condizioni in base alle quali sono ammissibili le spese connesse al credito d’imposta e all’esonero contributivo. In particolare, il credito di imposta deve essere concesso nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, disciplinato da norme nazionali e concesso per sostenere misure finalizzate al raggiungimento delle priorità e degli obiettivi del Programma operativo. Si prevede poi l’attivazione di adeguate verifiche per assicurare la tracciabilità e la corretta rendicontazione all’Unione europea degli importi relativi al credito d’imposta riconosciuto ai beneficiari.
Infine, il testo rinvia alle diverse disposizioni previste dai regolamenti europei in relazione al periodo temporale di ammissibilità delle spese.
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