Fondo vittime mancati pagamenti – novita' per PMI beneficiarie
Cambiano i requisiti di accesso ai finanziamenti agevolati per le aziende vittime di mancati pagamenti previsti dalla legge di Stabilità 2016.
> MISE – finanziamenti a imprese in crisi per mancati pagamenti
> Fondo Garanzia PMI – riserva per creditori di imprese in crisi
Il Ministero dello Sviluppo economico adegua la disciplina del Fondo per le imprese in crisi a causa di mancati pagamenti alle novità introdotte dalla legge n. 96 del 2017, la cosiddetta Manovrina.
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Istituito dalla legge di Stabilità 2016 e attivo dal 3 aprile scorso, il Fondo dispone di 10 milioni di euro annui per il triennio 2016-2018 e mira a ripristinare la liquidità delle PMI che risultano potenzialmente in crisi a causa della mancata corresponsione di denaro da parte di altre aziende debitrici.
Lo strumento è dedicato alle PMI regolarmente costituite, iscritte nel registro delle imprese, nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e che presentano una situazione di potenziale crisi di liquidità, con un rapporto non inferiore al venti per cento tra l'ammontare dei crediti non incassati nei confronti delle imprese debitrici e il totale dei 'crediti verso clienti' di cui alla lettera C) II - 1) dell'art. 2424 del codice civile.
I finanziamenti possono arrivare a un massimo di 500mila euro e non possono superare la somma dei crediti documentati e non pagati vantati dalla PMI nei confronti delle imprese debitrici, né le capacità di rimborso dell'impresa beneficiaria.
Il tasso d'interesse è pari allo zero per cento e la durata può essere compresa fra tre e dieci anni, comprensiva di un periodo di preammortamento massimo di due anni.
La disciplina iniziale del Fondo ammetteva ai finanziamenti solo le PMI che risultassero parti offese in un procedimento penale a carico delle aziende debitrici imputate per estorsione, truffa, insolvenza fraudolenta o false comunicazioni sociali, in corso alla data di entrata in vigore della legge di Stabilità 2016.
La Manovrina ha modificato questo requisito, stabilendo che i procedimenti penali a carico delle imprese debitrici imputate devono risultare in corso alla data di “presentazione delle domande di accesso” al Fondo.
Con la circolare n. 3203 del 20 luglio 2017 il MISE ha quindi modificato la normativa dello strumento e fornito ulteriori chiarimenti alle imprese interessate sul processo di valutazione delle domande.
In particolare, si legge nella circolare, nella valutazione della domanda, il Ministero procede:
- alla verifica della completezza e correttezza della documentazione fornita dalla PMI beneficiaria tramite la procedura informatica;
- al controllo del rispetto dei requisiti di ammissibilità delle imprese beneficiarie;
- all’accertamento della correttezza e della conformità delle dichiarazioni presso gli uffici giudiziari competenti e di quella inerente all’eventuale conseguimento del rating di legalità, ai fini dell’accesso alla riserva del 10% istituita nel Fondo;
- alla valutazione della capacità della PMI beneficiaria di rimborsare il finanziamento agevolato richiesto, sulla base dei dati desumibili dai bilanci ovvero dalle dichiarazioni dei redditi e dei dati relativi agli impegni in essere;
- alla determinazione dell’ammontare e della durata del finanziamento agevolato da concedere, tenuto conto delle capacità di rimborso e dei precedenti impegni finanziari della PMI beneficiaria;
- al controllo del rispetto dei massimali di agevolazione concedibile;
- alle altre verifiche che si rendano necessarie.
Per la presentazione delle domande, lo ricordiamo, non è prevista una scadenza. Il Fondo rimarrà operativo fino all'esaurimento della dotazione finanziaria e alla chiusura dello sportello, che verrà disposta con decreto del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese.
> MISE: finanziamenti alle imprese vittime di mancati pagamenti
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