Frutta e latte nelle scuole - Italia terza per importo finanziamenti UE
250 milioni per i programmi "Frutta e verdure nelle scuole" e "Latte nelle scuole" che dal 1º agosto 2017 rientrano in un quadro normativo unico.
> Piano Scuola Digitale – dai laboratori alle competenze, una roadmap
> Frutta nelle scuole: Italia seconda beneficiaria dei fondi Ue
Oggi il varo del nuovo programma dell'UE per la distribuzione di frutta, verdura e latte nelle scuole, che potrà essere attuato in tutta l'Unione europea sin dal primo giorno dell'anno scolastico 2017/2018. A disposizione 250 milioni di euro, di cui oltre 30 milioni all'Italia.
Gli obiettivi del programma UE
Il programma, volto a promuovere abitudini alimentari sane tra i bambini, comprenderà la distribuzione di frutta, verdura e prodotti lattiero-caseari, ma anche specifiche azioni educative per comunicare agli scolari l'importanza di una buona alimentazione e per spiegare loro come è prodotto il cibo.
Questo programma unificato riunisce e ottimizza i progetti esistenti, di cui oltre 20 milioni di bambini hanno beneficiato l'anno scorso. Sebbene la partecipazione sia facoltativa, tutti gli Stati membri hanno aderito all'iniziativa per l'anno scolastico 2017/2018.
Phil Hogan, commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha commentato il varo del nuovo programma spiegando che offre "un sostegno prezioso tanto a milioni di scolari europei quanto a migliaia di agricoltori in tutti gli Stati membri. Sostegno che per gli agricoltori si è rivelato particolarmente importante negli ultimi anni e il cui valore aumenterà grazie ai finanziamenti più cospicui".
In via prioritaria agli scolari saranno distribuiti frutta fresca, verdure e latte da bere, ma eventualmente anche prodotti trasformati come minestre, composte di frutta, succhi, yogurt e formaggio, sempre che la scelta sia approvata dalle autorità sanitarie nazionali. Non sono permessi zuccheri aggiunti, sale e grassi, a meno che tali autorità ne concedano un quantitativo limitato.
Oltre a stabilire le esatte modalità di attuazione, ad esempio l'inserimento nel programma di misure educative tematiche e l'aggiunta di altri prodotti agricoli, gli Stati membri hanno la possibilità di integrare il finanziamento UE con uno nazionale.
I prodotti sono scelti in base a considerazioni sanitarie e ambientali, alla stagionalità, alla varietà e alla disponibilità, privilegiando i prodotti dell'UE. Gli Stati membri possono incoraggiare l'acquisto locale o regionale, i prodotti biologici, le filiere corte, i benefici ambientali e i regimi di qualità dei prodotti agricoli.
I finanziamenti a disposizione
Per l'anno scolastico 2017/2018 l'UE ha stabilito un finanziamento di 250 milioni di euro, di cui oltre 145 milioni per la frutta e la verdura e circa 105 milioni per il latte.
All'Italia vanno 21 milioni e 704.956 euro per la distribuzione di frutta e verdura e 9 milioni e 261.220 euro per la distribuzione di latte e prodotti lattiero-caseari, per un totale di 30 milioni e 966.176 euro.
Prima di noi, per entità dei finanziamenti, si collocano solo la Germania, con circa 36,7 milioni di contributi europei, e la Francia, a quota 35 milioni.
Photo credit: Onef9day