State of the Union - riforma Iniziativa cittadini e finanziamento partiti
Rivedere l'Iniziativa dei cittadini europei (ICE) e i finanziamenti ai partiti politici Ue. Le proposte di Juncker per il pacchetto democrazia.
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In occasione del discorso annuale sullo Stato dell'Unione, il presidente Jean-Claude Juncker ha presentato due proposte legislative volte a rivedere l'Iniziativa dei cittadini europei (ICE) e il regolamento sui partiti politici europei e sulle fondazioni politiche europee.
“La nostra Unione deve fare un balzo democratico in avanti. Troppo spesso le elezioni europee non sono state altro che la somma di campagne elettorali nazionali. La democrazia europea merita di più. Dobbiamo dare ai partiti europei i mezzi per organizzarsi meglio”, ha dichiarato Juncker. Il rafforzamento della legittimità democratica nell'Ue attraverso una maggiore partecipazione dei cittadini è una delle dieci priorità della Commissione Juncker.
Il primo vicepresidente della Commissione Frans Timmermans ha dichiarato: “Con queste proposte diamo agli europei la possibilità di partecipare al processo democratico. Vogliamo che l'Iniziativa dei cittadini europei sia più accessibile per tutti e, abbassando l'età minima da 18 a 16 anni, abbiamo aperto la porta ad altri 10 milioni di giovani europei affinché possano farsi avanti e contribuire a dare forma al programma politico dell'Ue. Allo stesso tempo, la nostra riforma dei partiti politici garantirà che gli europei siano più informati del legame fra i partiti nazionali e quelli europei e farà in modo che il loro finanziamento rispecchi meglio le scelte democratiche dei cittadini in occasione delle elezioni europee.”
Per un'iniziativa dei cittadini europei più accessibile
Dal trattato di Lisbona l'Iniziativa dei cittadini europei conferisce a un milione di cittadini il potere di chiedere alla Commissione di proporre nuove normative dell'UE. Sebbene negli ultimi cinque anni oltre otto milioni di cittadini abbiano già sostenuto iniziative e contribuito alla formulazione del programma politico dell'UE, lo strumento dispone di un ulteriore potenziale.
La proposta di riforma del regolamento vigente renderà più agevole per i cittadini promuovere e sostenere le iniziative mediante un più ampio ricorso alle opportunità digitali e l'eliminazione di requisiti onerosi. Darà inoltre la possibilità agli europei più giovani, a partire dall'età di 16 anni, di sostenere un'iniziativa.
Dall'inizio del mandato nel novembre 2014, la Commissione Juncker ha adottato soluzioni pratiche per migliorare il funzionamento di questo strumento. Con il nuovo approccio le decisioni sono adottate a livello politico dal collegio dei Commissari e, in alcuni casi, è stata autorizzata la registrazione parziale.
Di conseguenza, durante la Commissione Juncker, una sola Iniziativa è stata respinta, una richiesta dal titolo “Stop Brexit” che ricade chiaramente al di fuori dell'ambito di applicazione del regolamento. Nel contempo la Commissione ha riveduto la sua decisione precedente di non registrare l'Iniziativa denominata “Stop TTIP” dopo l'annullamento della Corte di giustizia dell'Ue. L'odierna proposta legislativa affronta altri ostacoli insiti nel regolamento vigente che ne limitano il potenziale.
Affinché sia più facile organizzare un'Iniziativa dei cittadini, la Commissione collaborerà più strettamente con gli organizzatori per garantire l'ammissibilità delle domande di registrazione. Inoltre agli organizzatori sarà offerto un servizio online gratuito per la raccolta dei dati, la possibilità di utilizzare le carte d'identità elettroniche per sostenere un'Iniziativa, nonché la traduzione di tutte le Iniziative in tutte le lingue dell'Ue. Affinché sia più facile sostenere un'Iniziativa, la Commissione ridurrà la quantità di dati richiesti; gli organizzatori dovranno solamente lavorare con due tipi di supporti, rispetto ai 13 diversi modelli attualmente esistenti a causa delle diverse norme nazionali.
La proposta della Commissione abbasserà inoltre l'età richiesta per sostenere un'iniziativa da 18 a 16 anni, aprendo immediatamente la porta a 10 milioni di nuovi potenziali sostenitori. Per aumentare l'impatto delle iniziative di successo, il processo di follow up sarà migliorato al fine di promuovere un dibattito significativo prima che la Commissione si esprima in merito. Se lo desiderano, i cittadini saranno anche informati del seguito dato alle Iniziative che hanno sostenuto.
Finanziamento dei partiti politici europei
Le modifiche proposte mirano ad aumentare la trasparenza, in modo che i cittadini sappiano per chi stanno votando, a migliorare la legittimità democratica in modo che il finanziamento rifletta meglio l'elettorato europeo e a rafforzare l'applicazione delle leggi in modo da contrastare gli abusi e recuperare i fondi. Queste proposte dovrebbero essere adottate ed entrare in vigore prima delle elezioni europee del 2019.
I partiti politici europei svolgono un ruolo di prim'ordine nel creare un legame diretto fra i cittadini e il sistema politico europeo, incrementando la legittimità dell'Unione europea. Occorrono partiti europei dotati di una dimensione europea reale e muniti dei mezzi per incidere seriamente.
La proposta di riforma delle fondazioni e dei partiti politici europei risponde alle ripetute domande del Parlamento europeo di colmare le lacune che hanno condotto a un utilizzo abusivo del denaro dei contribuenti europei. In alcuni casi singoli membri dello stesso partito nazionale promuovono la creazione di diversi partiti europei.
Il metodo attuale di distribuzione dei finanziamenti dell'Ue per i partiti politici europei non è inoltre sufficientemente proporzionato all'entità della rappresentanza ottenuta in occasione delle elezioni europee. Infine, i partiti politici ritengono difficoltoso soddisfare il requisito del cofinanziamento per ottenere il finanziamento.
La proposta della Commissione stabilirà un legame più stretto fra la reale rappresentanza e il finanziamento, aumentando la percentuale di finanziamento assegnata in base alla quota di voto effettivo dall'85% al 95%. Nell'attuale sistema il 15% del finanziamento è ripartito fra tutti i partiti, indipendentemente dal numero di elettori da questi rappresentati.
Le proposte creeranno anche una maggior trasparenza per i cittadini europei sui legami fra i partiti europei e nazionali, imponendo ai partiti nazionali di presentare chiaramente sui loro siti web il logo e il programma politico del partito europeo cui sono affiliati. Sarà anche indicato l'equilibrio di genere tra i parlamentari europei.
Infine, per garantire una migliore gestione del denaro del contribuente europeo, la proposta di riforma colmerà le lacune che consentono ai partiti di abusare del sistema istituendo entità europee multiple, ciascuna ammissibile a ulteriori finanziamenti.
Prossime tappe
Per entrare in vigore le due proposte legislative presentate dalla Commissione devono ora essere adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio con la procedura legislativa ordinaria.
La Commissione conta su un dibattito rapido e costruttivo in modo che tali importanti modifiche della vita democratica possano entrare in vigore il più presto possibile.
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