Auto elettriche – i nuovi edifici dovranno avere prese di ricarica
A fine anno scatta l'obbligo di installare la presa per le auto elettriche nelle nuove costruzioni. Ma pochi Comuni si sono adeguati.
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Manca poco a fine anno, quando le amministrazioni locali dovranno inserire, nel regolamento edilizio, l’obbligo per le nuove costruzioni di avere la presa per le auto elettriche.
A prevederlo, il Dlgs 257/2016, che ha modificato il Testo unico sull'edilizia e rappresenta l’attuazione della direttiva UE 2014/94 sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi.
Cosa prevede il Dlgs 257/2016
L’obbligo di installare colonnine di ricarica per le auto elettriche riguarda gli edifici di nuova costruzione, sia residenziali (con almeno 10 unità abitative) che non residenziali (più grandi di 500 metri quadri), e i fabbricati già esistenti su cui si è intervenuti con ristrutturazione edilizia di primo livello che coinvolga almeno il 50% della superficie lorda e l’impianto termico.
Le infrastrutture e le prese di ricarica per le auto elettriche devono permettere la connessione di un'auto per ogni parcheggio o per ogni box-auto dell’immobile.
In caso di mancato “allineamento”, il Testo unico edilizia prevede che le Regioni si sostituiscano ai Comuni e facciano decadere i titoli edilizi rilasciati per gli edifici costruiti non rispettando le regole.
Pochi i Comuni che si sono adeguati
Malgrado la scadenza per adeguarsi sia molto vicina, solo poche amministrazioni comunali hanno modificato i propri regolamenti edilizi adeguandoli a quanto previsto dal Dlgs 257/2016. Fra i capoluoghi di Regione solo Milano, Torino, Bologna e Campobasso si sono allineati.
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Ecoincentivi per veicoli da trasformare a GPL e metano
Nel solco della mobilità sostenibile si muove anche il decreto del ministero dell’Ambiente che dà la possibilità di convertire le auto Euro 3 ed Euro 4 a benzina in veicoli a gpl e metano.
Il provvedimento è stato emanato con il Comune di Parma, capofila dell’Iniziativa Carburanti a Basso Impatto (ICBI), che conta altre 674 Amministrazioni comunali aderenti.
A disposizione ci sono 900mila euro per diverse tipologie di incentivo:
- 500 euro per l’installazione di impianti GPL su automezzi privati Euro 3 e Euro 4 alimentati a benzina;
- 650 euro per l’installazione di impianti metano su automezzi privati Euro 3 e Euro 4 alimentati a benzina;
- 750 euro per l’installazione di impianti GPL su veicoli commerciali Euro 3 e Euro 4 alimentati a benzina e per l’installazione di impianti GPL su veicoli commerciali con alimentazione diesel;
- 1.000 euro per l’installazione di impianti metano su veicoli commerciali Euro 3-4-5 alimentati a benzina e per l’installazione di impianti metano su veicoli commerciali con alimentazione diesel.
Tesla vuole rivoluzionare il trasporto merci: arriva il tir elettrico
Intanto, il più noto produttore al mondo di veicoli elettrici rivela di puntare anche sul trasporto merci: dal 2019 Tesla metterà sul mercato un autoarticolato che promette di percorrere 800 chilometri con una sola ricarica anche a pieno carico (36 tonnellate).
Si chiama Tesla Semi e, secondo il numero uno di Tesla Elon Musk, rispetto ai tir tradizionali "è migliore sotto ogni punto di vista". Anche economico, se si considerano i minori costi di alimentazione e mantenimento. Wal-Mart, il colosso della grande distribuzione americana, sarà fra i primi a testarlo.
Volkswagen punta sempre più sull’elettrico: 34 miliardi entro il 2022
Anche per superare lo scandalo dieselgate, la casa automobilistica tedesca ha deciso di scommettere sui veicoli elettrici, annunciando investimenti per 34 miliardi di euro entro il 2022 nella macchina del futuro, sia elettrica, sia ibrida plug-in, sia dotata di evoluti sistemi per la guida autonoma e semiautonoma.
“Vogliamo creare le condizioni per fare di Volkswagen il numero uno dell'auto elettrica da qui al 2025”, ha dichiarato il patron Matthias Müller in un comunicato.
Toyota e Suzuki puntano sulle auto elettriche in India
Da parte loro i costruttori giapponesi Toyota e Suzuki opereranno insieme per agevolare entro il 2020 la commercializzazione di veicoli elettrici sul mercato indiano.
“L'accordo - si legge in una nota congiunta - prende le mosse dalla lettera di intenti dello scorso 6 febbraio, in cui le due multinazionali dell'automotive iniziarono, tra l'altro, a programmare la diffusione su larga scala in India di veicoli a trazione elettrica”.
L’accordo prevede anche la creazione di stazioni di ricarica, sistemi appropriati di smaltimento delle batterie esauste e sviluppo delle risorse umane.