Terzo settore – via al Social Bonus per recupero beni inutilizzati o confiscati
Firmato il protocollo d'intesa per destinare agli Enti del Terzo settore i beni pubblici inutilizzati e i patrimoni confiscati alle mafie.
> Codice Terzo settore – la riforma entra nel vivo
> Codice Terzo Settore – il dlgs 117-2017
Via libera al protocollo di intesa tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), l'Agenzia del Demanio e l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) per destinare agli Enti del Terzo Settore beni immobili pubblici inutilizzati e i beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata, da utilizzare esclusivamente per lo svolgimento delle attività di interesse generale previste dal Codice del Terzo Settore.
L'accordo apre la strada all'attivazione del Social bonus, il credito di imposta sulle donazioni effettuate da privati e imprese per contribuire alle attività di recupero degli immobili svolte dalle organizzazioni del Terzo settore.
> MISE – finanziamenti agevolati e contributi a imprese sociali
Il Social bonus nel Codice del Terzo settore
Tra le misure previste dal decreto legislativo n. 117-2017 contenente il nuovo Codice del Terzo settore vi è un credito d'imposta pari al 65% delle erogazioni liberali in denaro effettuate da persone fisiche e del 50% se effettuate da Enti o società in favore delle organizzazioni del Terzo settore che hanno presentato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali un progetto per il recupero di immobili pubblici inutilizzati e di beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata.
Gli immobili dello Stato inutilizzati sono stimati intorno al migliaio, per una superficie di oltre 600mila metri quadrati, a cui si aggiunge tutto il patrimonio di beni pubblici di proprietà degli Enti locali e degli altri soggetti pubblici.
I commenti
Le organizzazioni del Terzo Settore che abbiano presentato un progetto al Ministero e che ricevano in comodato gratuito, per un determinato numero di anni, un bene pubblico, potranno accedere a donazioni ed erogazioni liberali raccolte per coprire i costi di recupero e chi le ha effettuate godrà di un incentivo fiscale per aver contribuito alla valorizzazione e allo sviluppo di attività ad alto valore sociale, ha spiegato il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba in occasione della firma dell'accordo.
Da parte sua l'Agenzia del Demanio "sta lavorando intensamente per realizzare in tutto il territorio nazionale operazioni di rigenerazione e riuso capaci di trasformare immobili dismessi o non utilizzati in contenitori di nuove attività e di nuove funzioni utili ai cittadini", ha sottolineato il direttore dell'Agenzia Roberto Reggi, ricordando che recuperando edifici abbandonati, come ex caserme, caselli ferroviari, fari e case cantoniere, gli Enti del Terzo settore "sono protagonisti di una trasformazione urbana virtuosa che punta a creare nuovi punti di aggregazione e integrazione, preziosi per l'intera comunità".
Il Social bonus che debutterà a gennaio, ha osservato il segretario generale dell'ANCI Veronica Nicotra, è anche "uno strumento di affermazione del principio di legalità", mentre il prefetto Ennio Mario Sodano ha sottolineato che il Protocollo rappresenta per l'ANBSC "la possibilità concreta di potersi avvalere della cooperazione di Enti locali ed organizzazioni del terziario, anche attraverso l'autonoma iniziativa di cittadini rivolta a perseguire il bene comune".
Photo credit: Ekoehler