Banche - Bruxelles rende i bilanci più sostenibili
Bilanci bancari verdi e a basse emissioni. Può sembrare un paradosso, ma va in questa direzione il meccanismo al quale sta lavorando il Parlamento europeo in queste settimane, nel quadro della revisione della direttiva CRD IV e del regolamento CRR: decarbonizzare i bilanci bancari.
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Lo dice una proposta del relatore che sta lavorando all’aggiornamento di questi fondamentali provvedimenti. Gli istituti che accedono agli asset green saranno, in sostanza, premiati con sconti sul patrimonio che devono avere a protezione dei crediti.
La direttiva CRDIV e il regolamento CRR
La novità, più nl dettaglio, riguarda i due atti chiave sul tema dei requisiti di capitale del sistema bancario: la direttiva CRD IV e il regolamento CRR. In questi giorni sono in fase di revisione a Bruxelles per allinearsi alle indicazioni internazionali di Basilea 3. E molti segnali dicono che questa revisione andrà nella direzione di una maggiore decarbonizzazione.
La proposta di modifica
Lo dice chiaramente la proposta di modifica presentata dal relatore in Parlamento di entrambi i provvedimenti, il tedesco Peter Simon (S&D). La bozza apre “a un appropriato trattamento regolatorio degli asset green” e punta ad “incentivare la transizione energetica e portare a una decarbonizzazione dei bilanci bancari”.
I prossimi passaggi
Va detto che, al momento, siamo davanti soltanto a una proposta. Che, quindi, potrebbe essere modificata, anche di molto, durante i passaggi parlamentari. La versione finale potrà essere analizzata, con ogni probabilità, a metà del 2018. E’, comunque, importante capire in che direzione ci stiamo muovendo, perché potrebbe avere un grande impatto sui nostri istituti di credito.
Il patrimonio di vigilanza
Il meccanismo individuato dal relatore, ma già in discussione da diverso tempo nel settore, riguarda il patrimonio di vigilanza: il capitale che ogni banca deve vincolare ogni volta che eroga un finanziamento, per proteggersi dal rischio collegato a quell’esposizione. L’accesso degli istituti di crediti agli asset green andrebbe premiato, allora, con uno sconto proprio sul patrimonio di vigilanza.
Green supporting factor
Uno sconto che, ovviamente, significa nella pratica liberare risorse a beneficio di altri impieghi più redditizi. Si dovrebbe chiamare “Green supporting factor” e dovrebbe consentire di dedicare le proprie risorse a settori a basso impatto e ad alta remunerazione. Un esempio di questo mix, molto favorevole per i bilanci degli istituti, è quello delle energie rinnovabili.
Lo sconto previsto
Non è il solo caso nel quale potrebbe essere previsto uno sconto. Questo sistema sarà utilizzato anche in altri settori, considerati altrettanto meritevoli di tutela da Bruxelles. E’ il caso delle cooperative che lavorano nel settore sociale o, ancora, delle piccole e medie imprese. Il meccanismo, a grandi linee, sarà sempre lo stesso: meno vincoli al patrimonio quando si impiegano le risorse in questi settori.
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L'attuazione delle norme
Ovviamente, bisognerà definire il contenuto di questi asset per applicare le nuove norme in maniera efficace. E qui si concentra un pezzo importante del lavoro di limatura che andrà fatto nei prossimi mesi. L’ipotesi è rinviare il compito più analitico a regolamenti dell’Autorità di regolazione bancaria europea, l’Eba che, proprio a questo scopo, dovrà avviare una fase di consultazione.