Tavolo per Roma – i progetti che andranno comunque avanti
Malgrado lo strappo istituzionale tra Carlo Calenda e Virginia Raggi, che ha spinto il ministro a chiudere il Tavolo per Roma, 9 progetti saranno comunque finalizzati entro fine febbraio. Ecco quali.
> Finanziamenti startup e innovazione
Lanciato a ottobre, il Tavolo per Roma prevedeva in totale 30 interventi, organizzati su 5 pilastri di rilancio produttivo della città: competitività e innovazione; energia e mobilità sostenibile; turismo; riqualificazione urbana ed una serie di interventi settoriali per favorire produzione e lavoro.
Ma la polemica attorno al Tavolo, sorta tra il titolare del ministero dello Sviluppo economico Carlo Calenda e la sindaca di Roma Virginia Raggi si è tramutata in uno scontro senza esclusione di colpi: al centro, la questione delle risorse aggiuntive in campo per la città, che a dire della sindaca sarebbero un “bluff”, mentre per il ministro sarebbero bloccate dalla mancanza di progetti del Comune.
Lo scontro ha spinto Calenda a chiudere il tavolo e ad annunciare che “Di Roma ci occuperemo anche se la Raggi si mette di traverso”. Dei 19 progetti che a novembre scorso erano stati indicati come prioritari e da attuare immediatamente, 9 saranno finalizzati entro la fine del mese di febbraio, fa sapere il MISE.
I progetti che andranno avanti: imprese, startup e innovazione
Il primo riguarda l’accesso al credito delle PMI, attraverso le creazione, da parte di Ministero e Regione Lazio, di una sezione speciale del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI.
Il Fondo è uno strumento che ha natura rotativa (le risorse impiegate, una volta svincolate, al netto delle perdite liquidate sulle operazioni in sofferenza, sono riutilizzate per nuovi impieghi) e un forte effetto leva, che consente di attivare risorse finanziarie private pari a un significativo multiplo rispetto alle risorse pubbliche allocate sul medesimo Fondo.
Prevista la possibilità per le Regioni di intervenire, mediante l’istituzione di Sezioni speciali del Fondo, per aumentare l’ordinaria misura di copertura del Fondo, ai fini della realizzazione di portafogli “regionali” di nuovi finanziamenti (ossia di portafogli di prestiti bancari erogati alle imprese ubicate nel territorio della Regione).
Per il Lazio sono stati individuati 10 milioni, e l’effetto leva previsto è di 70 milioni di euro.
Confermati anche i progetti per innovazione, ricerca e startup: 232 milioni le risorse già individuate ma c’è “l’assenza dei progetti del Comune per l’attrazione delle startup su Roma”, precisa il Ministero.
Tre gli obiettivi che erano stati indicati dal Tavolo per Roma nel corso della seduta di novembre per innovazione, ricerca e startup:
- Sostegno a favore di progetti di R&D e innovazione su settori strategici individuati dal tavolo;
- Sostegno alla costituzione di fondi di venture capital sul territorio e startup innovative e identificazione di strutture da usare come spazi di co-working, co-living che possano aiutare la evoluzione di un ecosistema;
- Creazione del Data Center presso il Santa Maria della Pietà di supporto alla digitalizzazione della PA.
Sempre sul fronte del tessuto imprenditoriale, a seguito di un’indagine/sondaggio realizzata con Unindustria e Ice sulle prime 100 aziende romane per fatturato e dipendenti, si intendono individuare soluzioni efficaci che permettano di prevenire l’emergere di crisi aziendali o il trasferimento delle sedi produttive, nonché sostenere i progetti di sviluppo e di crescita occupazionale delle stesse.
Il presidente di Unindustria Filippo Tortoriello è intervenuto sullo strappo istituzionale MISE-Campidoglio esprimendo il proprio disappunto: “Il tema è molto semplice. Se non c’è una progettualità da parte del Comune è impossibile accedere a finanziamenti e fondi. Il Tavolo di Calenda aveva questo obiettivo e ciò che dice il ministro è condivisibile. Io spero che il tavolo non solo non sfumi ma vada avanti. L’impegno da parte nostra è stato forte. Io penso che la sindaca possa valutare l’opportunità di rivedere certe posizioni nell’interesse della città”.
Avanti anche efficienza energetica, Hub scienze della vita e aerospazio
Fra i 9 progetti che il MISE è comunque in grado di portare avanti senza il supporto del Comune figura il piano da 215 milioni di euro per l’efficientamento energetico – la governance è infatti affidata a una Cabina di regia dei Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, con il supporto tecnico di ENEA e GSE - avviato attraverso il Programma di riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione centrale (PREPAC).
Avanti anche gli Hub Aerospazio e Scienze della vita. Il primo, uno dei nodi focali del Tavolo per Roma e indicato dal MISE come in corso, dovrebbe avere un costo stimato compreso tra i 30 e i 50 milioni di euro e dovrebbe essere finanziato attraverso il piano Space Economy, l’accordo per l’innovazione (entrambi cofinanziati da MISE e Regioni) e il cofinanziamento delle aziende capofila.
Proseguirà anche l’altra colonna portante del Tavolo, l’Hub Scienze della vita, il polo industriale di eccellenza di rilevanza internazionale nel settore della ricerca biomedica (clinica, preclinica e traslazionale) e delle terapie innovative. In base alle stime iniziali, l’investimento dovrebbe essere anche in questo caso compreso tra i 30 e i 50 milioni di euro: nella slide del Ministero sullo stato di avanzamento dei lavori non si parla delle risorse individuate per portare avanti il progetto in questione, ma si precisa che è previsto lo stanziamento di risorse da parte del CIPE.
Previsti inoltre:
- il finanziamento del MISE al Festival del videogame e a Maker Faire 4.0 per circa 1,5 milioni di euro;
- il finanziamento di circa mezzo milione per incrementare il turismo MICE (Meetings, Incentives, Conventions e Exhibitions) su Roma;
- la riqualificazione dell’offerta turistica nella Capitale: prevista la firma di un protocollo tra MISE e Ministero dei beni culturali e stanziamenti intorno ai 5 milioni di euro;
- il censimento e la geo-localizzazione di 7.200 telecamere di sicurezza;
- 10 risorse umane di Invitalia dedicate al supporto del primo municipio per evadere il backlog di pratiche (circa 500) ad oggi "incagliate" presso le strutture operative dell'amministrazione.
> Tavolo per Roma: stato di avanzamento dei lavori