Voucher per l'internazionalizzazione - il punto su domande e beneficiari
Sono quasi duemila, su tutto il territorio nazionale, i beneficiari dei voucher per l'internazionalizzazione, che promuovono lo sviluppo delle imprese italiane sui mercati internazionali. Campania, Puglia, Lombardia e Veneto tra le Regioni dove l'iniziativa ha ottenuto maggior successo.
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Voucher internazionalizzazione: di cosa si tratta
Il voucher per l’internazionalizzazione è un incentivo a sostegno delle PMI italiane interessate a intraprendere processi di sviluppo sui mercati internazionali.
In particolare, l'aiuto consiste in un contributo a fondo perduto a copertura delle spese sostenute per avvalersi della collaborazione di un Temporary Export Manager (TEM).
Sono previste due tipologie di contributo:
- Voucher early stage: Contributo di 10mila euro a fronte di un contratto di servizio con una società TEM del valore minimo di 13mila euro.
- Voucher advanced stage: Contributo di 15mila euro a fronte di un contratto di servizio con una società TEM del valore minimo di 25mila euro.
In questo caso i beneficiari possono richiedere un contributo aggiuntivo di 15mila euro se raggiungono specifici obiettivi:
- incremento del fatturato export di almeno il 15%,
- incidenza pari almeno al 6% del volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri.
Per l'attuazione dell'intervento il Governo ha stanziato 38,3 milioni di euro, di cui:
- 20,3 milioni di euro nell’ambito del Piano straordinario per la promozione del Made in Italy;
- 18 milioni di euro dal PON Imprese e Competitività, destinati ai beneficiari delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
La misura è gestita dal Ministero dello sviluppo economico (MiSE) con l’assistenza tecnica di Invitalia.
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MiSE: il punto su contributi e beneficiari
Su oltre 5mila domande presentate, sono state 1.958, scrive il MiSE in una nota ufficiale, le imprese che si sono aggiudicate i voucher per l'internazionalizzazione.
Le aziende beneficiarie sono distribuite in tutta Italia, ma la risposta più significativa proviene da:
- Campania, con quasi il 17% dei voucher assegnati, per un importo di circa 5,8 milioni di euro,
- Puglia, con il 16% e un finanziamento complessivo di 5,3 milioni di euro,
- Lombardia, con il 15% e contributi per un importo di 5,7 milioni di euro,
- Veneto, che assorbe il 10% dei voucher per un valore di 3,8 milioni di euro.
La richiesta delle imprese si è indirizzata su entrambe le tipologie di voucher, con una maggiore prevalenza per gli early stage (57%) sugli advanced stage (43%).
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