Zone Economiche Speciali - via libera a ZES Campania e Calabria
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha firmato i Dpcm che istituiscono le prime due Zone Economiche Speciali: si parte dalle ZES Calabria e Campania.
> Decreto Mezzogiorno: il Dpcm sulle Zone economiche speciali – ZES
Luce verde per la ZES Campania e la ZES Calabria. I decreti del presidente del Consiglio dei ministri che istituiscono le Zone Economiche Speciali, proposti dal ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, sono stati approvati a seguito delle richieste e dei Piani di Sviluppo Strategico presentati dalle due Regioni.
“Questi primi due decreti di istituzione rivestono una grande importanza per l’avvio concreto delle Zone Economiche Speciali, grazie alle quali si potrà favorire l’avvio dell’attività di nuove imprese ed il rafforzamento di quelle già esistenti”, ha commentato il ministro De Vincenti, ricordando che alle imprese che avvieranno un programma di nuovi investimenti sarà riconosciuto un credito d'imposta sugli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2020 nel limite massimo di 50 milioni di euro per progetto.
Cosa sono le ZES
Le Zone Economiche Speciali sono state previste dal decreto-legge n. 91 del 2017 al fine di favorire lo sviluppo delle imprese già operanti e l’insediamento di nuove imprese in alcuni territori del Sud Italia che comprendono almeno un'Area portuale con le caratteristiche stabilite dal Regolamento UE n. 1315 dell'11 dicembre 2013 collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).
Il regolamento per l'istituzione delle ZES è stato approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 12 del 25 gennaio 2018 e ha stabilito che ciascuna Zona deve essere composta da territori quali porti, aree retroportuali, anche di carattere produttivo e aeroportuale, piattaforme logistiche e interporti, e non può comprendere zone residenziali.
L’area complessiva destinata alle ZES, inoltre, non può eccedere la superficie complessivamente indicata per la regione stessa nell’allegato al regolamento, pari a:
- Abruzzo: valore massimo superficie ZES 1.702 ha;
- Basilicata: valore massimo superficie ZES 1.061 ha;
- Calabria: valore massimo superficie ZES 2.476 ha;
- Campania: valore massimo superficie ZES 5.467 ha;
- Molise: valore massimo superficie ZES 516 ha;
- Puglia: valore massimo superficie ZES 4.408 ha;
- Sardegna: valore massimo superficie ZES 2.770 ha;
- Sicilia: valore massimo superficie ZES 5.580 ha.
Una regione in cui non sia presente alcuna Area portuale e un’altra Regione in cui sia presente almeno un’Area portuale possono presentare congiuntamente istanza di istituzione di una ZES, a condizione che l’area complessivamente a disposizione per l’istituzione di ZES nelle due regioni non ecceda la sommatoria delle superfici indicate per ciascuna regione.
> Decreto Mezzogiorno: il regolamento per le Zone economiche speciali - ZES
Le ZES Calabria e Campania
Le Zone Economiche Speciali di Calabria e Campania sono state adottate a seguito dell'approvazione dei Piani di Sviluppo Strategico delle due Regioni, che individuano le porzioni di territorio interessate, le infrastrutture disponibili, le attività che si vogliono promuovere, le semplificazioni amministrative per accelerare la realizzazione dei progetti industriali, le agevolazioni a sostegno delle imprese e gli impatti attesi a livello economico e sociale.
Per quanto riguarda la ZES Campania le aree regionali interessate sono, in particolare, i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia e le relative aree retroportuali. In tali aree sono compresi gli aeroporti di Napoli e di Salerno; gli interporti "Sud Europa" di Marcianise-Maddaloni e "Campano" di Nola; gli agglomerati indutriali di Acerra, Arzano-Casoria-Frattamaggiore, Caivano, Torre Annunziata-Castellammare, Marigliano-Nola, Pomigliano, Salerno, Fisciano-Mercato San Severino, Battipaglia, Aversa Nord (Teverola, Carinaro, Gricignano), Ponte Valentino, Valle Ufita, Pianodardine e Calaggio; le aree industriali e logistiche di Napoli Est, Bagnoli, Nocera, Sarno, Castel San Giorgio e Contrada Olivola.
> Campania - approvato Piano di Sviluppo Strategico della ZES
Nel caso della ZES Calabria le aree individuate sono quelle relative al porto di Reggio Calabria, appartenente alla rete globale, e ai porti nazionali di Villa San Giovanni, Crotone, Vibo Valentia e Corigliano Calabro, agli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, mentre le aree retroportuali di carattere produttivo includono Gioia Tauro, San Ferdinando, Rosarno, Crotone, Porto Salvo, Vibo Valentia, Schiavonea, Corigliano Calabro, Lamezia Terme.